I LABORATORI 2010 a L'ARBORETO - Teatro Dimora - Mondaino (RN)

Il programma completo dei percorsi formativi residenziali
Forlì, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

L'ARBORETO - Teatro Dimora - Mondaino (RN).
LABORATORI 2010 – il programma completo dei percorsi formativi residenziali proposti da L’arboreto per questo 2010

Caino: Coro Nero – in occasione della residenza creativa per la produzione del nuovo spettacolo di Teatro Valdoca, per la giornata del 1° maggio la compagnia apre le porte del Teatro Dimora e presenta al pubblico un prova aperta del lavoro sul Coro di giovani interpreti.

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Laboratori 2010
dal 17 al 20 giugno
LA VOCE IN ASCOLTO
laboratorio per attori e spettatori
condotto da Piergiorgio Giacchè e Silvia Pasello
con la collaborazione di Bruna Filippi

Come già annunciato, a seguito dell’Oratorio che si è tenuto il 1° settembre 2009, giorno del 72° compleanno di Carmelo Bene, L’arboreto di Mondaino propone il Laboratorio con cui si conclude il progetto BENE DETTO ideato e curato da Piergiorgio Giacchè.

Il Laboratorio cercherà di trasmettere o almeno di evocare un’eredità impossibile: quella di una “macchina attoriale” che è stata il trucco e l’anima del più grande attore italiano del ventesimo secolo. Irriproducibile e intrasferibile nella sua essenza e complessità – in quanto corpo e opera di un attore scomparso e inimitabile anche in vita – le parti tecnologiche e le regole essenziali di tale “macchina” possono essere forse riproposte e riattraversate, sia pure con le riduzioni e gli adattamenti dovuti all’imperizia dei curatori e alla diversità dei partecipanti al Laboratorio.
Si tratterà di un’avventura operativa e meditativa sia per gli uni che per gli altri, condotta con un metodo e soprattutto con un merito evidentemente lontano da quello originario e originale di Bene.
La proposta consiste in quattro giorni di “prove” – condivise tra curatori e partecipanti – sulla differenza tra il dire e l’essere detto, sul cortocircuito tra “voce in ascolto” e “ascolto della voce”, sulla essenzialità e l’efficacia di un modo di sentire il testo e di sottomettersi al suono.
La questione della “verticalità del verso” sarà affrontata eguagliandola alla verticalità del corpo e dell’atto del performer. Potrà essere preparata e inseguita con esercizi pratici e con riflessioni teoriche ispirate all’esempio di Carmelo Bene.
La frequentazione e la conoscenza del maestro-non pedagogo ci ha suggerito le scansioni e le situazioni che compongono il Laboratorio; alcune esperienze e testimonianze dirette saranno oggetto di narrazione e di riflessione, più per criticare che per confortare il nostro stesso operato.
E ogni sera, un Carmelo Bene incombente anche se non presente, concluderà l’incontro con una lettura che misurerà l’inevitabile distanza tra il nostro e il suo Labor.
Il Laboratorio sarà in ogni caso Bene Detto, nel senso che – sia pure con diversi principi e metodi – inseguirà ostinatamente i traguardi della Voce in Ascolto, promuovendo e sperimentando quella rivoluzione del senso e dell’atto riflessivo che Bene ha portato al vertice, ma che sta alla base del “buon senso” e della “buona azione” di ogni attore. E – dall’altra parte – di ogni spettatore che voglia essere sensibile e attivo.


dal 1 al 4 Luglio
PRE-CARIATO
laboratorio per attori
condotto da Isadora Angelini (attrice, regista) Mia Fabbri (attrice, danzatrice)
Luca Serrani (attore, autore)

Stiamo intraprendendo un progetto di ricerca che prevede la realizzazione di un documentario di interviste, di un libro illustrato per bambini e di un'opera teatrale.
Per questo progetto coinvolgeremo altri artisti che provengano da diversi ambiti in particolare il cinema-documentario, le arti visive e la musica, oltre a conoscere ed incontrare altri attori.
L'intenzione del laboratorio è di condividere una parte di questa ricerca nella creazione di materiali e anche la possibilità di coinvolgere nuove persone nella nostra prossima produzione teatrale.

Per questo laboratorio invitiamo altri attori e danzatori ad un'indagine scenica sul precariato, inteso come imposizione nel mondo del lavoro, ma anche una ricerca su uno stato dell'esistenza, sul senso di precarietà, sullo stare sospesi.

Il lavoro: quali lavori?
Cosa significa la mancanza di uno stato sociale?
Che cosa implica non avere diritto alla maternità, alla pensione, all'indennità di malattia?
Che conseguenze ha questo stato sulla mia vita, sulla mia famiglia, sul rapporto di coppia, sui miei figli?
Il lavoro artistico è un lavoro precario?
Che cosa implica la ricerca di una stabilità economica, sociale, eccetera?

Partiremo da queste domande senza nessuna intenzione di esaustività ma utilizzandole come punti di partenza per la creazione di un terreno comune. Proponiamo infatti un'immersione nei fatti, nella cronaca, nelle storie contemporanee, per poi riscrivere, immaginare, frammentare, abitare degli stati d'animo, filtrare attraverso il grottesco e il paradosso.

Una parte di lavoro fisico intenso verterà alla ricerca di forme e partiture fisiche e coreografiche personali, e a creazioni coreografiche corali.

Una parte di lavoro drammaturgico, di improvvisazione e scrittura di testi a partire da interviste, articoli, reportage, luoghi comuni e testi letterari e in poesia.

I partecipanti sono invitati a portare materiale di qualsiasi genere (articoli, fotografie, interviste, racconti, ecc..) che riguardino il tema del precariato. Si richiede anche l'invio di una breve lettera di presentazione e di un breve cv. I partecipanti dovranno portare dei pigiami e/o camicie da notte che saranno utilizzati come costumi di scena per le improvvisazioni.

Il laboratorio prevede un incontro con il pubblico con un montaggio dei materiali dal titolo
IN BIANCO al Teatro Dimora dell'Arboreto di Mondaino, domenica 4 Luglio alle ore 21.15


dal 2 al 5 settembre
IL CODICE DEL RITMO
laboratorio per attori e musicisti interessati all’aspetto teatrale
condotto da Silvia Pasello e Ares Tavolazzi

Il lavoro,che si rivolge ad un gruppo di attori, si articolerà in due fasi.
La prima fase riguarda lo studio e l'analisi della struttura tempo-ritmo.
Si tratta di un apprendimento della nozione ritmica e della sua espressione corporea.
La seconda fase prenderà in considerazione la questione dell'improvvisazione.
Ares Tavolazzi condurrà la parte più propriamente musicale, mentre Silvia Pasello si occuperà della questione del tempo-ritmo nel linguaggio teatrale-performativo.
Si confronteranno le modalità improvvisative del jazz con l'idea di improvvisazione teatrale.
A questo scopo si partirà dal concetto di partitura e degli elementi che la compongono.

Il lavoro si rivolge ad un numero massimo di quindici attori, e avrà la durata di quattro giorni.
Sono previste sei ore giornaliere di lavoro.


dal 16 al 19 settembre
IN PIEDI, un passo dopo l’altro: percezioni in movimento
condotto da Renata M. Molinari e Paola Bigatto

Rivolto ad attori e drammaturghi
A chi vuole camminare
A chi ama ascoltare

Il laboratorio affonda le sue radici in Passi, laboratorio di drammaturgia itinerante realizzato dieci anni fa lungo la via Francigena, all’interno del progetto Per Antiche Vie.
In quella circostanza Paola Bigatto e Renata Molinari, assieme a otto compagne di viaggio – Ambra D’Amico, Franca Graziano, Maria Grazia Mandruzzato, Marie Bach, Angela Malfitano, Marinella Manicardi, Elena Musti, Lorenza Zambon – hanno cercato di coniugare il cammino lungo le tracce dei pellegrini di sempre, con la scrittura e il racconto. Scritture e racconti in forma teatrale, orientati dalla pratica scenica delle partecipanti e legati alla fondamentale relazione con gli spettatori – ospiti incontrati (e cercati!) lungo il cammino.
A dieci anni di distanza le compagne di allora e nuovi pellegrini – non solo teatrali – sono chiamati a raccolta in appuntamenti diversificati, per cercare tracce, conseguenze e sviluppi di quei Passi.
In particolare, per l’appuntamento di Mondaino, si indagherà la postura percettiva in movimento, movimento nello spazio e nel tempo, nelle architetture dei testi e nelle composizioni ritmate di un cammino comune.
Sette sono i movimenti previsti in questo camminare assieme.

Le radici e le foglie/movimenti verticali
Il movimento di adesione e la struttura del lavoro: la consegna dei compiti, memorie individuali e immaginario collettivo. Radicamento e sensibilità al presente per guidare e comporre la crescita del materiale dal primo incontro all’ultima apertura.

Con i piedi per terra/l’oscillazione e lo stare
Le basi della postura percettiva: la consapevolezza della durata nel momento del nuovo inizio, del debutto. E ancora: Rodin, L’homme qui marche - la composizione di due figure in una stessa immagine.

Il cammino delle piante/impronte e ombre lungo il percorso.
Impronte, il segno di quello che è stato e le tracce del presente nel solco del già sperimentato.
La nostra ombra come segno del nostro essere nel tempo: Dante, Purgatorio, canto V, vv.1-42.

Soste di ascolto/racconti di viaggio
L’ascolto come origine del racconto. Il racconto di viaggio come drammaturgia dell’attore – di ogni attore – nel momento della “ presa di parola”
L’ascolto come elemento specifico del fare teatrale: esercizi di ritmica e di manipolazione del testo.

In piedi/essere pronti…
La disponibilità vigile che predispone, rende possibile, l’attenzione. L’attenzione e l’azione: Essere pronti è tutto, dice Amleto
La partenza, il primo passo: Dante, Inferno canto II, vv. 1-6, 127-142.

Parole in movimento/ascolta…
Parole e silenzi lungo il cammino, il mormorio, i rumori, il silenzio: parole per andare avanti.
Parlare e camminare: Vangelo di Luca 24, 13-35.

Le vie del testo/ architetture per camminare
La struttura poetica come percorso percettivo: Giovanni Pascoli, Italy (da Primi poemetti) canto I strofe 1-3. Percorsi per costruire memoria: movimenti d’esplorazione, “la forma è un particolare atto di conoscenza”. (J. Grotowski)


dal 15 al 19 ottobre
IMITATIONOFDEATH
laboratorio per attori, danzatori e performers professionisti, under 35
condotto da Ricci/Forte

Laboratorio iniziatico_petting urbano sotto l’epidermide di Chuck Palahniuk.
Un’ambulanza sgomenta, un grattaevinci tra ologrammi transgender, topmodelspatologie, miti del gossip e onde anomale corrosive che platinano in una confezione golden da caramella sperlari al cianuro.
Un’immersione ventimila leghe sotto lo smalto sbiancante, dietro l’estasi sacrificale, dove la ricerca identitaria trova un fiotto espressivo degno di un talk show da pay-tv degli emirati arabi; dove il paramorfismo è il dresscode d’accesso. Tra fallimento dell’allestimento e trionfo del mondo reale, indagare le complesse relazioni di brokeraggio tra i media e la dicotomica mignotta biancaneve in cui ci siamo fotocopiati.
Un workshop affamato, concreto, sudato, inodore, metabolizzato, percettivo, scostumato nella sua iperbole sentimentosa. Cromo. Come i giorni che vorremmo.

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sabato 1° maggio 2010, ore 18 - Teatro Dimora, Mondaino
ingresso libero - prenotazione consigliata
Coro nero
Sessione di lavoro aperta al pubblico con i giovani interpreti partecipanti alla selezione del coro per il Caino

Il Teatro Valdoca continua l’avventura d’arte e conoscenza che si addensa sulla figura di Caino, con una sessione di prove dedicata soprattutto al coro.
Da questa residenza verrà selezionato il coro di angeli scuri, bruciati e molto dinamici che avrà in mano gran parte della partitura sonora e ritmica dell’opera.
Il primo di maggio ci sarà un giorno di prove dell’ultima fase della selezione aperto a tutti coloro che vogliono seguire questo nuovo capitolo epico della Valdoca, nella sua veste informale e ancora in fieri.
Le prove proseguiranno poi con Leonardo Delogu, Raffaella Giordano, Mariangela Gualtieri e Danio Manfredini.

dal 19 aprile all’8 maggio 2010
Caino: seconda residenza al Teatro Dimora
residenza creativa per la produzione del nuovo spettacolo di Teatro Valdoca
regia di Cesare Ronconi, testi di Mariangela Gualtieri, con Leonardo Delogu, Raffaella Giordano, Mariangela Gualtieri, Danio Manfredini e un coro di giovani interpreti

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L’arboreto Edizioni

La prima collana, Incontri da favola
è dedicata alle favole d’autore e a tutti gli autori, i poeti, gli animali e gli uomini che hanno bisogno di scrivere e di ascoltare delle favole. Per i bambini e gli adulti, insieme.
Racconti inediti scritti, per lo più, da autorevoli protagonisti della scena teatrale italiana accompagnati dalle illustrazioni di altrettanti autorevoli e qualificati artisti.

Sei i titoli sinora stampati:
Il seme pensieroso di Marco Campana
Sermone ai cuccioli della mia specie di Mariangela Gualtieri
Limpo di Letizia Quintavalla
La favola del pesce cambiato di Emma Dante, disegni di Gianluigi Toccafondo
L’acrobata e le farfalle di Marco Campana
I colori dormiglioni di Marco Campana

Di prossima pubblicazione:
Le avventure di Mary Sconta, di Marco Baliani, illustrazioni di Stefano Ricci

La seconda collana, Il giardino salvatico
nasce dal desiderio di tracciare nuovi solchi nel terreno, vicino al bosco: testimonianze poetiche e racconti d’autore perché le parole e le piante possano, assieme, selvaticamente e salvaticamente radicare.

Due i titoli sinora stampati:
Un testo e cinque liriche sul tempo di Annette Peacock, foto di Laura Arlotti
I grandi dittatori - Siamo qui riuniti o della democrazia imperfetta di Letizia Quintavalla e Bruno Stori / Progetto Politoi - Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti

Di prossima pubblicazione:
Prediche dal giardino, di Eugenio Barba - Odin Teatret

Dispense
raccolte di appunti di lavoro, testimonianze, riflessioni “precipitate” dal lavoro di formazione e produzione di L’arboreto - Teatro Dimora e organizzate come strumenti e “memorie” di lavoro.

Bene Detto – dispensa per Oratorio e Laboratorio, a cura di Piergiorgio Giacchè

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Le attività del programma 2010 de L’arboreto - Teatro Dimora
sono sostenute da
Regione Emilia-Romagna
Provincia di Rimini
Comune di Mondaino
Associazione culturale l’arboreto




Maggiori informazioni e approfondimenti sulle singole attività, sono disponibili sul nostro sito
www.arboreto.org




L’arboreto di Mondaino, veduta del Teatro Dimora


Informazioni

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Teatro Dimora
via Arboreto 6, 47836 Mondaino (Rn)
tel. e fax 0541.850123 (solo nei giorni di spettacolo)
Per maggiori informazioni
Contatto
Giancarlo Garoia
Via G. Minguzzi 17
47100 Forlì (Forli-Cesena) Italia
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