Zanzara tigre, combatterla usando prodotti a basso impatto ambientale

Ecco puntuale che ritorna, con l’arrivo dell’estate, l’ospite indesiderata per eccellenza: la zanzara tigre, anche se a pungere, forse non tutti lo sapranno, sono solo le femmine, che si devono nutrire per deporre le proprie uova. Ecco i consigli utili.
Firenze, (informazione.it - comunicati stampa - varie) Con l’arrivo dell’estate, ritorna puntuale a trovarci, l’ospite indesiderata per eccellenza: la zanzara tigre. Tanti cittadini se ne saranno già accorti e da settimane staranno “lottando” contro questo fastidioso insetto, anche se, forse non tutti sanno, che a pungerci sono solo le femmine della zanzara tigre, che si devono nutrire per deporre le proprie uova. Per ovviare a tutto questo ecco degli accorgimenti e rimedi.
“E’ indispensabile prima di tutto che i cittadini siano i primi “disinfestatori” – spiega Simone Tofani, responsabile del Settore tecnico della Cooperativa Agricola di Legnaia – per questo esistono degli accorgimenti che possiamo fare tutti noi, prestando particolare attenzione ad esempio a non fare ristagnare acqua nei sottovasi, non lasciare abbandonati recipienti o oggetti che permettono il ristagno dell’acqua, ad esempio barattoli o bacinelle. Questi sono proprio i luoghi ideali per le zanzare tigri. Inoltre, per chi possiede dei piccoli laghetti, fontane ornamentali o vasche, consigliamo anche di acquistare dei pesci carnivori, come le gambusie, che si nutrono proprio delle larve”.
Un antico rimedio è l’uso di piante repellenti come l’eucalipto e il geranio odoroso (pelargonium odoratissimum), che si riconosce per le sue foglie, anche variegate e delicatamente profumate di mela lo rendono molto gradevole,e i fiori di piccole dimensioni e di colore pallido. Ma ricordiamo anche un’altra pianta antizanzare: la catambra.
“Da ricordare infine che, dove non è possibile eliminare i ristagni di acqua, ad esempio nei tombini o nelle griglie di raccolta delle acque piovane prosegue l’agronomo Tofani - si possono utilizzare insetticidi a basso impatto ambientale contro le larve, facilmente reperibili in commercio e che sono a base di thuringensis, sottoforma di pasticche effervescenti o in polvere bagnabile; oppure a base di piryproxifen, sostanza a bassissima tossicità verso gli altri organismi.
E’ opportuno ricordare che la lotta alla zanzara tigre deve iniziare dalle larve che si nascondono in tombini, griglie di raccolta, copertoni usati, bacinelle e grondaie otturate - poiché è il metodo più efficace e meno dannoso per l’uomo e per l’ambiente”.

Ufficio Stampa
Patrizia Centi
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