Temporary Management e Formula 1: soluzione "expo” per il Gran Premio d’Italia?

Da un'intervista di Ivan Capelli, Presidente di ACI Milano, all'inglese Pitpass sul tema dell'alternanza tra i circuiti di Imola e Monza per il Gran Premio d'italia, alcuni spunti per trovare soluzioni innovative.
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni) Da mesi, parlando di Formula 1, uno dei temi più ricorrenti sulla stampa,specializzata e non, è il rinnovo oltre il 2016 del contratto che consente oggi al circuito di Monza di organizzare il Gran Premio d’Italia.
Mentre la società che gestisce il circuito brianzolo è in piena trattativa con la società di Bernie Ecclestone, cercando sia le risorse finanziarie per poter firmare un nuovo e più oneroso contratto, sia l’appoggio di tutte le
istituzioni potenzialmente interessate al caso, nel discorso si inserisce una nuova variabile, quella del circuito di Imola che ripropone a distanza di anni il tema dell’alternanza tra i circuiti ospitanti il Gran Premio d’Italia.

Anche all’estero, l’alternanza tra i circuiti raramente si è rivelata una soluzione efficace: Ivan Capelli, Presidente di ACI Milano che attraverso la SIAS controlla il circuito di Monza, in un’intervista a Pitpass (UK) non nasconde le sue perplessità sull’ipotesi. Ma da buon uomo di sport, è aperto a considerare una simile soluzione, qualora sia l’ultima strada percorribile e qualora, soprattutto, venga messa in pratica utilizzando nuovi
approcci (che peraltro oggi non vede).
Maurizio Quarta, opinion leader nel mondo del temporary management e commentatore dei fatti italiani di Formula 1 per Pitpass, nell’intervista a Capelli sopra citata propone alcune soluzioni in stile expo per poter gestire con successo un’eventuale alternanza Monza-Imola:
- rendere il Gran Premio d’Italia un tema di rilevanza nazionale che non può essere lasciato alle liti e alle lotte di campanile tra Automobile Club locali, e deve essere affidato ad un Commissario Straordinario, così come è stato fatto per Expo, nominato da ACI nazionale, con piene deleghe per trovare le risorse finanziarie necessarie e ottimizzarne l’utilizzo nell’ottica di mantenere vivo il Gran Premio d’Italia, indipendentemente dalla sua sede di svolgimento
- creare una sorta di ATI (Associazione Temporanea tra Imprese) tra le controllanti di Monza e Imola, sempre sotto la guida del Commissario Straordinario di cui sopra.

A latere, riprendendo e “dilatando” le parole di Sergio Marchionne che Ferrari farà quanto potrà essere utile, suggerisce un coinvolgimento più diretto di Ferrari, anche a livello finanziario.
Da ultimo, Chris Balfe, editor di Pitpass, ventila l’ipotesi che alla tradizione del circuito di Monza (che farà 100 anni nel 2022) possa essere riconosciuto una sorta di bonus finanziario, per certi versi simile a quello riconosciuto a Ferrari per la sua lunga tradizione nel campionato del mondo
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