DDL LORENZIN, ART. 4 SULL'OSTEOPATIA: LETTERA AI PARLAMENTARI

Nei prossimi giorni la Commisione Affari sociali della Camera voterà l'emendamento di maggioranza a più stringente definizione delle modalità istituzionali per la definizione del profilo professionale, dei titoli equipollenti e dei requisiti esperienziali degli osteopati da abilitarsi. Il M.I.U.R., a sua volta, decreterà il corso di studi. Il sostegno dell'Istituto Europeo per la Medicina Osteopatica (IEMO) già autorizzato all'insegnamento internazionale dell'osteopatia in Italia.
Genova, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni)

Spett.le Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati

C.a. Sig. Presidente, On. Mario MARAZZITI

L’Istituto I.E.M.O. da noi rappresentato, esprime sostegno all’attuale iniziativa parlamentare nel merito della definizione delle nuove professioni sanitarie e coglie l’occasione per incentivare il celere varo del DDL Lorenzin, considerati i tempi residui dell’attuale legislatura.

In particolare, individuata la professione di osteopata, si condivide appieno la necessità di stabilire criteri istituzionali per definirne le attività caratterizzanti, la valutazione della pratica professionale ad oggi esercitata e il reale valore dei titoli equipollenti. Lo stesso ordinamento didattico propedeutico all’esercizio dovrà giustamente prevedere pareri e decreti istitutivi. In queste fattispecie auspichiamo analogia con le più avanzate regolamentazioni esistenti (Francia, etc.) e con le norme di standardizzazione approvate (CEN).

Si ritiene che la determinazione con cui la Commissione affari sociali della Camera proceda nel merito descriva l’esigenza prioritaria di salvaguardia della salute mediante la reale disponibilità a regolamentare l’osteopatia. Professione questa che per troppi anni è stata relegata nell’autoreferenzialità più assoluta. Non adulazione né condiscendenza verso postulanti o loro detrattori, ma equilibrata responsabilità istituzionale.

Gli stessi emendamenti proposti dall’On. Marazziti, approvati e depositati, dimostrano la condivisione fondamentale che l’osteopatia sia una professione sanitaria autonoma da esercitarsi al termine di studi caratterizzanti, non una tecnica praticabile da chiunque. Pertanto, se l’intento fosse confermato, saranno del tutto condivisibili i passaggi ipotizzati per una decretazione attuativa coerente, così come la disponibilità del Senato per la ratifica in terza lettura.

Nel nostro ruolo di Istituto internazionale già autorizzato dal MIUR per l’insegnamento dell’osteopatia, sosteniamo quindi l’iniziativa della Commissione. Infatti, sottoposti a controllo terzo istituzionale, siamo ben consci dell’importanza di adeguarci alle disposizioni vigenti per garantire tracciabilità istituzionale e sicurezza di esercizio a beneficio di cittadini ed operatori. Comprendiamo le perplessità e i timori dei colleghi, così come le opposizioni di alcuni professionisti sanitari, ma siamo pronti a dimostrare che l’osteopatia non rappresenti né sovrapposizione né parcellizzazione rispetto funzioni sanitarie esistenti, bensì una professione nuova per alto potenziale assistenziale e interdisciplinare.

P. il Comitato scientifico e pedagogico I.E.M.O.
Luigi CIULLO – osteopata D.O. / D.G. I.E.M.O.
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