TeatrOltre, SOCRATE IL SOPRAVVISSUTO / COME LE FOGLIE. TEATRO ROSSINI Pesaro

Sabato 29 aprile 2017.
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

TeatrOltre
SOCRATE IL SOPRAVVISSUTO / COME LE FOGLIE
Sabato 29 aprile 2017, ore 21.
TEATRO ROSSINI Pesaro.
Piazzale Lazzarini

ANAGOOR

Dal romanzo Il Sopravvissuto di Antonio Scurati,
con innesti liberamente ispirati a Platone e a Cees Nooteboom.
Drammaturgia Simone Derai, Patrizia Vercesi.

Regia Simone Derai.
Maschere Silvia Bragagnolo, Simone Derai,
costumi Serena Bussolaro, Simone Derai,
musiche e sound design Mauro Martinuz,
video Simone Derai, Giulio Favotto;
Con Domenico Santonicola (Socrate), Piero Ramella (Alcibiade)
Francesco Berton, Marco Ciccullo, Saikou Fofana, Giovanni Genovese
Elvis Ljede, Jacopo Molinari, Piermaria Muraro, Massimo Simonetto
riprese aeree Tommy ilai, Camilla Marcon.
Concept ed editing Simone Derai, Giulio Favotto;
direzione della fotografia e post produzione Giulio Favotto / Otium
produzione Anagoor 2016.
Una co-produzione Festival delle Colline Torinesi, Centrale Fies


Con Socrate il sopravvissuto, visto in anteprima la Festival delle colline torinesi, Anagoor entra all’interno di una classe, seguendo alcune pagine del romanzo di Antonio Scurati, Il sopravvissuto e assumendo il punto di vista di chi si dispone di fronte ad un gruppo di giovani incaricato della loro educazione.
"Non un adattamento teatrale del romanzo, ma, come di consueto nelle creazioni di Anagoor, alcune tra le pagine più emblematiche del libro si intrecciano come un fiume carsico ad altre vicende, altre parole, altre dimensioni temporali: in questo caso gli ultimi momenti di vita di Socrate attorniato dai suoi discepoli prima della condanna a morte.
Tra le ore che precedono la morte di Socrate per ingiunzione della città, così come sono raccontate da Platone nel Fedone, e l’ora in cui lo studente Vitaliano Caccia massacra a colpi di pistola l’intera commissione di maturità lasciando in vita il solo insegnante di storia e filosofia, così come è dipinta con lucida ferocia nel romanzo di Antonio Scurati, si consuma tutta la battaglia, una vera e propria Gigantomachia, al pensiero occidentale dalle sue origini ai suoi inevitabili e tragici esiti storici. Ma non solo, si rinnovano infatti anche due eterni interrogativi: la domanda di senso, ingombrante punto di domanda rivolto al maestro, e la questione stessa della posizione del maestro rispetto al sapere e ai discepoli".
Ufficio Stampa
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