Spoleto incontra Venezia: Dipinge da quando era piccolissima e ancora oggi è una grande emozione, dichiara Alessandra Turolli nell’intervista qui di seguito

Spoleto incontra Venezia: Intervistata Alessandra Turolli che dichiara il suo sfogo dell’anima nel dipingere
Venezia, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) Dal 28 Settembre al 24 Ottobre 2014, le originali opere materiche di Alessandra Turolli, sono in esposizione presso lo storico Palazzo Falier (San Marco 2906) a Venezia, nel contesto delle grandi mostre “Spoleto incontra Venezia” con la curatela del Prof. Vittorio Sgarbi e la direzione del manager Salvo Nugnes. La rinomata pittrice ha rilasciato un’altra interessante intervista sul suo modo di fare arte.

D: Per Lei l’arte è stata una valvola di sfogo nella Sua vita?
R: Decisamente. Dipingere è tantissimo per me esce, nel farlo, la mia gioia, la mia tristezza, le mie illuminazioni e le mie ombre. E' puro sfogo dell'anima.

D: A quale corrente artistica s’ispira?
R: A nessuna in particolare. Le mie opere sono attualmente molto materiche e come dichiara giustamente il Professor Vittorio Sgarbi, tendo all'esoterismo al simbolismo e al misticismo.

D: Qual è l’emozione più forte che le ha dato creare una Sua opera?
R: Il mio primo deserto sassoso. Con luci ed ombre… alla fine mi sono commossa e stupita nel contempo.

D: Come concepisce l’arte?
R: Senza l'arte alla vita mancherebbe la parte più poetica, emozionante e coinvolgente.

D: Cosa l’ha spinta a dipingere?
R: Fin da piccolissima cercavo di fare quello che allora riuscivo; poi a 12 anni ho vinto un premio di pittura e sono ancora qui con la stessa meravigliosa emozione.
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