PUBBLICATO "IL QUADRO DI STALIN", IL NUOVO ROMANZO DEL PROFESSORE FRANCESCO BELLANTI

1980: in un paese immaginario della Sicilia - ma nemmeno tanto - scompaiono nello stesso giorno un quadro di Stalin dalla sezione comunista e un quadro di Hitler dalla sezione missina. Un giovane militante comunista, che ha vissuto all’Est - a Mosca e a Praga -, porta scompiglio fra i suoi compagni. Un tempo di passaggio, verso la fine del comunismo e del socialismo reale dei Paesi dell’Est. Incredibilmente, con la scomparsa del quadro di Stalin, scompare anche un quadro di Hitler...
CATANZARO, (informazione.it - comunicati stampa - editoria e media)

1980: in un paese immaginario della Sicilia - ma nemmeno tanto - scompaiono nello stesso giorno un quadro di Stalin dalla sezione comunista e un quadro di Hitler dalla sezione missina. Un giovane militante comunista, che ha vissuto all’Est - a Mosca e a Praga -, porta scompiglio fra i suoi compagni. Un tempo di passaggio, verso la fine del comunismo e del socialismo reale dei Paesi dell’Est. Incredibilmente, e apparentemente senza nessun collegamento con la scomparsa del quadro di Stalin, scompare nella stessa mattinata un quadro di Hitler dalla sezione missina. Storie di adulteri che esplodono nel contesto di queste sparizioni.

Un maresciallo dei carabinieri e un’indagine grottesca e pittoresca. Un paese intero preda di pettegolezzi. L’inchiesta dilettantesca di due giovani informatori comunisti e di alcuni militanti della sezione comunista in giro per il paese e tra mafiosi, studiosi, maghi, politici. Un pittore pentito diventato pittore di Madonne dopo aver dipinto il quadro di Stalin. Feste paesane, comizi, elezioni comunali. Un cineteatro che brucia dopo la proiezione di un film sulla battaglia di Stalingrado e prima di un documentario sulle elezioni comunali del paese.

A fuoco anche una falegnameria del segretario missino proprietario del quadro di Hitler e un negozio di una famosa popolana. Storie di matrimoni infelici e di donne passionali, di rancori e di sentimenti profondi. Una pura storia d’amore alla base della scomparsa del quadro di Stalin. L’atmosfera primaverile magica di un paese degli anni Settanta lontano dal terrorismo politico e dalla criminalità mafiosa, in una lontananza da tutto quando i sogni erano possibili.

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