Alternaria, acari, insetti, sole… come l’omeopatia permette di tenere sotto controllo i fattori responsabili delle allergie estive

Anche l’estate porta con sé un carico di allergie per bambini e adulti che ne soffrono: l’Alternaria, una muffa che si sviluppa su tappeti, terriccio e foglie di piante ornamentali è indubbiamente una delle cause più frequenti da maggio a novembre, quando le condizioni di temperatura e umidità ambientale sono particolarmente favorevoli al rilascio delle sue spore.
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - salute e benessere) “Tra i fattori scatenanti nella stagione calda non vanno naturalmente dimenticati gli acari della polvere e il pelo di animali, responsabili di forme perenni” afferma Zora Giovanna Del Buono, pediatra e neonatologa a Bari. “Per quanto riguarda poi le manifestazioni prevalentemente cutanee si devono menzionare le punture di insetto, che possono provocare eruzioni vistosamente arrossate e pruriginose, e l’esposizione al sole: quest’ultima, soprattutto in età adolescenziale, può indurre una dermatite polimorfa con comparsa di papule o pustole anch’esse accompagnate da prurito e talvolta confluenti”.
Un elemento di notevole rilevanza scientifica è la correlazione tra reattività allergica e microbiota intestinale, ulteriormente confermata da uno studio condotto dal Behavioural Science Institute di Nijmegen (Olanda) e recentemente pubblicato sulla rivista Psychoneuroendocrinology : gli autori hanno seguito 56 madri in gravidanza effettuando il dosaggio del cortisolo nella saliva (indicatore dello stato di stress) e hanno in seguito esaminato la composizione dell’ecosistema intestinale dei loro neonati nei primi 110 giorni di vita. “Le conclusioni emerse sono due: i figli delle donne esposte a maggiori livelli di stress prima del parto hanno mostrato una maggiore presenza di ceppi patogeni (Escherichia, Serratia, Enterobacter) a scapito delle specie caratterizzanti la normale flora batterica dei lattanti (Bifidobatteri e Lattobacilli). Essi, inoltre, hanno presentato un’incidenza più elevata di disturbi gastrointestinali e reazioni allergiche” precisa Del Buono. Tali osservazioni sottolineano dunque il forte condizionamento del periodo prenatale sullo sviluppo e sull’assetto immunitario del nascituro e al tempo stesso confermano il razionale dell’impiego di probiotici per modulare la flora intestinale e contrastare l’infiammazione promossa dalla colonizzazione da microrganismi aberranti. “Questo ci porta anche a sottolineare l’opportunità di ‘approfittare’ del periodo estivo, in cui è minore la circolazione di agenti, come i rhinovirus, notoriamente induttori di riacutizzazioni allergiche, per preparare l’organismo dell’individuo allergico ad affrontare i patogeni dell’inverno” puntualizza Del Buono. “Una linea efficace consiste nell’impiego di un estratto della muffa Penicillium roquefortii, a cicli di 40 giorni intervallati da 3 settimane di sosta, e successivamente di un integratore di ceppi probiotici (lattobacilli e bifidobatteri), quale Ergyphilus”. Ma al di là dell’approccio preventivo, meritano di essere prese in considerazione anche alcune strategie per affrontare le allergie estive: l’associazione omeo-fitoterapica Cuprum metallicum e Viburnum lantana, per esempio, consente di sfruttare l’azione rilassante sulla muscolatura liscia bronchiale del primo e il tropismo per l’apparato respiratorio e il sistema nervoso della seconda, apprezzata per la sua capacità di agire sui processi infiammatori e sulle distonie neurovegetative. “Si tratta di un rimedio indicato per chi pratica attività ludica o sportiva all’aria aperta e va incontro alle classiche crisi d’asma o alle laringiti spastiche con tosse secca, peggiorate dal caldo eccessivo” ricorda Del Buono. “La formulazione in spray agevola poi il trattamento dei bambini già a partire dall’anno di età: in fase acuta sono sufficienti due puff sotto la lingua ogni 5-10 minuti per 5-6 volte, riducendo poi la frequenza delle somministrazioni ogni mezz’ora e poi ogni 3-4 ore fino a 3 volte al dì per qualche giorno. In alternativa la terapia di fondo prevede uno spruzzo due volte al dì fino alla completa scomparsa dei sintomi”. Un altro prodotto omeopatico di impiego topico è lo spray nasale R97, utilizzabile anche in alternanza ai cortisonici – con il vantaggio di ridurne il dosaggio – e costituito da quattro componenti: Luffa operculata, pianta efficace sulla secchezza nasale e sul raffreddore con secrezione chiare giallastre nonché sul naso secco crostoso; Aralia racemosa, attiva su tosse spastica e starnutazione frequente; acidum formicicum, usato per contrastare gli edemi nasali e il naso chiuso con catarro cronico che non drena; e infine histaminum hydrocloricum, per secchezza di gola e narici, ostruzione nasale, tosse tenace e prurito a naso e palpebre. Le allergie estive, infine, come già accennato, possono interessare anche la pelle: “Da portare sempre con sé è il Complesso D, che associa calendula, dotata di azione emolliente, rinfrescante e protettiva, echinacea, che vanta proprietà cicatrizzanti e antisettiche, e cardiospermum, estratto ad attività antinfiammatoria e antipruriginosa” conclude Del Buono. “Eventualmente associata o alternata a una classica pasta all’ossido di zinco questa pomata è utile per preservare la cute sia da lesioni da grattamento sia da punture di insetto, allergie, eritemi solari o irritazioni da sabbia”.
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