Università, 9 atenei su 10 faticano a coinvolgere gli studenti: secondo gli esperti serve investire in percorsi tecnologici personalizzati

Digitalizzare il percorso universitario attraverso nuove esperienze di apprendimento, offrire una personalizzazione data-driven e cercare di andare incontro ai bisogni dei ragazzi con attività sociali innovative. Ecco i consigli degli esperti alle università per migliorare l’esperienza dei nativi digitali con la tecnologia: da studi internazionali è emerso che l’87% degli atenei fatica a coinvolgere gli studenti.
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - istruzione e formazione)

L’aumento a livello globale dei nativi digitali nella popolazione studentesca sta costringendo le università a ricorrere alla tecnologia per arricchire le esperienze degli studenti durante l’intero ciclo di studi. Basti pensare che secondo un’indagine americana della State of Technology e pubblicata su Forbes, il 94% dei docenti ritiene che un percorso d’insegnamento digitalizzato possa aumentare l’engagement degli studenti. Ma il digital divide e a volte può addirittura rappresentare un problema: secondo una ricerca pubblicata su Times Higher Education, infatti, il 77% degli atenei ha dichiarato di aver bisogno di aggiornare le soluzioni tecnologiche offerte, mentre l’87% riferisce di lottare per coinvolgere gli alunni. Per migliorare l’esperienza studentesca dei ragazzi, gli esperti consigliano alle università di puntare su apprendimento ed esperienze misti attraverso il blended learning, ovvero una combinazione tra l’uso di media digitali e le tradizionali lezioni frontali in aula. Questo consente di raccogliere e gestire correttamente i dati, in modo da offrire percorsi personalizzati che possono agevolare l’esperienza all’interno del campus e cercare di andare incontro ai loro bisogni con attività sociali e innovative. È quanto emerge da uno studio condotto da Sodexo con l’Institute for Quality of Live, consultabile gratuitamente a questo link e finalizzato a individuare i trend che stanno ridefinendo la qualità della vita degli studenti universitari. “La tecnologia è fondamentale per migliorare l’esperienza universitaria degli studenti – afferma Franco Bruschi, Head of Schools & Universities Segment di Sodexo Italia, azienda leader mondiale nei servizi di Qualità della Vita – Per andare incontro alle loro esigenze abbiamo sviluppato a livello globale numerosi servizi click & collect che aumentano la comodità e la semplicità dell’offerta. L’app MySodexo, ad esempio, consente di visualizzare i menu e le informazioni relative alle ricette proposte presso il ristorante universitario. Un servizio totalmente personalizzabile che permette agli studenti di impostare il proprio diario alimentare e ricevere aggiornamenti e informazioni utili direttamente in homepage”.

 

Ma non è tutto, perché grazie all’utilizzo di tecnologie innovative le università possono coinvolgere gli studenti ancor prima che accedano ai campus. Ad esempio la realtà virtuale è in grado di formare un’esperienza a 360 gradi della vita universitaria, accompagnando gli studenti lungo un percorso simulato di un tour dell’ateneo o crearne uno personalizzato. Vantaggi che interessano anche l’aspetto economico: basti pensare che secondo una ricerca americana condotta da VForis VR le sedi attrezzate con realtà virtuale hanno registrato un aumento annuo del 20% delle unità affittate mensilmente negli edifici del campus. Anche le app digitali, da quelle per l’assegnazione di un compagno di stanza alla ricerca di un sussidio finanziario, o dalla valutazione dei docenti alla la ricerca di tutor, contribuiscono all’esperienza di pre-immatricolazione e possono influenzare le decisioni di un’utenza digitalmente evoluta. L’utilizzo della tecnologia per migliorare il percorso universitario dei ragazzi è un pensiero condiviso da Carla Aerts, Direttrice Futures presso l’University College London Institute of Education: “Sulla base di profili data-driven delle proprie attività, dei risultati accademici e degli interessi personali, i ragazzi possono strutturare dei piani di studio personalizzati. In questo modo gli studenti hanno la possibilità di cercare i corsi più adatti a loro a un livello molto più capillare. Piuttosto che vagliare un elenco generico dei corsi di studio universitari, con questi piani gli studenti possono costruire il proprio percorso educativo, modulare e personalizzabile”. Dello stesso avviso è Tony Sheean, ex presidente del dipartimento di digital learning presso la London Business School: “Gli smartphone offrono soluzioni incredibilmente ricche, sistemi integrati, mobilità e personalizzazione attraverso dati e analisi dettagliati. La richiesta di esperienze sempre più tecnologiche è in continuo aumento ed è per questo che le università devono estendere l’approccio digitale a tutti gli ambiti dell’esperienza dello studente”. 

 

Tra le varie azioni che possono essere intraprese dagli atenei per agevolare l’esperienza degli studenti e coinvolgerla al meglio gli esperti hanno individuato 3 trend tecnologici da seguire nel corso degli anni:

 

  • ESPERIENZE DI APPRENDIMENTO MISTE

Combinare i media digitali e le lezioni tradizionali in aula garantisce agli studenti la libertà e la flessibilità di imparare in un ambiente che si adatta meglio alle loro esigenze.

  • PERSONALIZZAZIONE DATA-DRIVEN

Raccogliere e mantenere i giusti dati fa in modo che le università possano personalizzare fattori chiave come il piano di studi,  permettendo agli studenti di compiere decisioni sulla base di maggiori informazioni su misura dei loro profili individuali.

  • STARE ALLE REGOLE DEGLI STUDENTI

Le università possono raggiungere gli studenti e aiutarli a connettersi adottando piattaforme social che rendono semplice aderire a club, trovare compagni di stanza e gestire i carichi di lavoro.