Nichi Vendola. Il futuro dell'industria aeronautica meridionale

Boeing 787 in Italia, Nichi Vendola: “Il velivolo è la faccia di un Mezzogiorno che dimostra efficienza ed efficacia anche su settore delicati e competitivi come l’aerospazio“
NAPOLI, (informazione.it - comunicati stampa - economia) Nostra intervista al Presidente della Regione Puglia sul futuro dell’industria aeronautica del Mezzogiorno.
Il MIUR ha reso noto le valutazioni e le graduatorie relative alle proposte degli Studi di Fattibilità presentati al bando PON collegato all'Avviso Distretti e Laboratori e/o nuove Aggregazioni Pubblico-Private. Assegnati alle regioni meridionali 526 milioni per 42nuovi progetti , La Campania potrà contare su 220 milioni per creare 12 nuovi laboratori e 6 distretti e la Puglia con 80 milioni punterà con 3 laboratori e 2 distretti su aeronautica e spazio, biotech e ambiente.
Al primo posto ex aequo della graduatoria approvata dal ministero ritroviamo quelli del distretto aerospaziale della Campania e del distretto aeronautico pugliese.

Ne parliamo con Nichi Vendola il presidente della Regione Puglia che rivendica il merito di avere sempre scommesso sul Distretto aeronautico “Direi che i fatti ci hanno dato ragione nel sostenere e difendere una nostra eccellenza e l’idea che questa ne possa fertilizzare di altre è per noi una grande soddisfazione” “Oggi la Puglia – continua il Governatore pugliese - ha guadagnato con merito il suo spazio nelle dinamiche aerospaziali nazionali e la sua riconoscibilità nel contesto internazionale come regione a vocazione aerospaziale è un risultato acquisito. Grazie anche al Distretto questa parte d’Italia è ancor più conosciuta nel mondo e lo è soprattutto in una chiave moderna e competitiva ”.

Presidente, in altre regioni si guarda con interesse all’esperienza pugliese di attrezzarsi di un Distretto industriale dell’aeronautica e di una Scarl come braccio operativo per supportare l’accesso delle imprese agli strumenti finanziari di sostegno, per le attività di internazionalizzazione e la formazione professionale. Visti i risultati, a suo avviso, ci pare un scelta azzeccata?
“La vicenda del distretto aerospaziale pugliese è l’esatto paradigma di un mezzogiorno capace di essere all’avanguardia nelle creazione di modelli di sviluppo innovativi e nel farli divenire fatti concreti e misurabili.

Il ‘Corriere della Sera’ - prima ancora che il Miur rendesse note le valutazioni sul Bando Pon per la costituzione di distretti tecnologi - ha scritto che ‘chi non sa di che parla aveva decretato la fine dei distretti, salvo a ricredersene quando i dati sulla crisi dimostrano che dove sono realmente operativi e strutturati sono quelli che meglio reggono l’urto della crisi”.
Infatti è impressionante vedere quante cose sono state realizzate in così poco tempo e quanti traguardi sono stati raggiunti. Abbiamo sostenuto il programma di sviluppo del distretto ed il suo management convinti che ci fossero tutte le condizioni perchè questo emergesse come modello di riferimento”.

La prossima settimana sarà per la prima volta in Italia l’aereo Boeing 787. Il costruttore americano presenterà all’opinione pubblica mondiale il velivolo consegnato al primo cliente giapponese. Nonostante i non pochi problemi che pure ha avuto il programma, oggi il successo commerciale dell’aereo premia anche le capacità tecnologiche raggiunte dalle imprese meridionali, le competenze ingegneristiche di Pomigliano d’Arco e la scommessa vinta da Alenia d’investire nel Mezzogiorno e negli impianti di Grottaglie e Foggia.
“L’arrivo del dreamliner in Puglia è sicuramente un successo per l’industria aeronautica italiana che si riafferma come una delle “eccellenze” industriali e tecnologiche del nostro paese, ma è anche il successo di un Mezzogiorno che ha visto la Puglia pronta a cogliere una sfida impegnativa ed ambiziosa e rispondere con efficacia e tempestività. Grazie al concerto istituzionale tra Regione ed Enti locali in poco più di due anni a Grottaglie è stato realizzato e avviato il più moderno stabilimento aeronautico d’Europa, senza dimenticare l’eccellenza foggiana preesistente da oramai 30 anni. E’ la faccia di un Mezzogiorno che , chiamato sulle grandi sfide, dimostra efficienza ed efficacia anche su settore delicati e competitivi come l’aerospazio. Fare dell’aerospazio una delle principale leve competitive della Puglia su scala globale è stata una scelta giusta e vincente e l’arrivo del B787 a Grottaglie è il giusto tributo ad una regione che ha dimostrato di saper raccogliere e vincere sfide mondiali”.
Eppure presidente converrà che la gravità della crisi economica richiederebbe una politica di salvaguardia e di riorganizzazione delle grandi imprese nazionali e delle grandi realtà manifatturiere del Paese. La situazione finanziaria e la debolezza politica del management di Finmeccanica nell’occhio del ciclone per il susseguirsi di vicende note e inquietanti, pesano sulle scelte industriali e sul destino futuro del Gruppo. Il bilancio approvato dal cda di Finmeccanica si è chiuso con una perdita netta di oltre 2 mld di euro, un indebitamento di 3 mld e 443 mln e una drastica riduzione degli ordini che ha portato alla scelta di abbattere il debito con la cessione di alcuni asset per il settore energia e trasporti (Breda e Sts), con l’integrazione delle tre società Selex e la ricerca di partnership internazionali per i sistemi della Difesa (Oto Melara) e Spazio.
“Mi sembra che non si possa ancora dare per certa la cessione degli asset. Nelle ultime settimane sono state diverse le voci che si sono levate per chiedere una riflessione su l’orientamento espresso dal management di Finmeccanica. Rappresentanze sindacali e politiche, enti locali, lavoratori, e finanche lo stesso cardinal Bagnasco hanno sottolineato le gravi conseguenze occupazionali ed industriali che ne deriverebbero. Oggi siamo ancora in tempo a riflettere su queste scelte annunciate nelle ultime settimane. C’è bisogno di riflettere sulla prospettiva e sul futuro di Finmeccanica, sulla necessità di creare le condizioni per un suo reale rilancio, sul come creare le condizioni per farla continuare ad essere una delle eccellenze italiane sui mercati globali. E’ ovvio che in questo ragionamento rientra la riflessione, sempre più attuale, su come Stato e politica devono rapportarsi con queste grandi realtà industriali”.

Presidente, del corso del suo ultimo incontro con Giuseppe Orsi, presidente e ad di Finmeccanica, lei ha fortemente sostenuto il management del Distretto pugliese, la stampa ha riportato che Lei nell’affrontare il tema delle politiche industriali ha posto come punto centrale quello della presenza nei progetti del settore aeronautico la Regione Campania e le imprese campane del settore.
La sua proposta a Finmeccanica di raccordare le politiche industriali per le due regioni meridionali è una posizione assunta per valutazione politica (raccordo con Caldoro) o una risposta alle scelte dei politici del Nord dove ormai si lavora per ‘un distretto collaborativo tra le regioni confinanti’. Oppure invece Lei pensa a sinergie su nuovi programmi industriali. In tal caso immagino che ipotizzi una piattaforma tecnologica comune tra Puglia e Campania per il nuovo velivolo regionale di Alenia Aermacchi.
“L’incontro con l’ad Orsi mi ha permesso innanzitutto di ribadire e rilanciare le grandi potenzialità che la Puglia offre alle imprese aeronautiche grazie al lavoro fatto in questi anni. Abbiamo costruito un sistema innovativo e cooperativo pronto a sostenere le buone iniziative. Ho altresì rilanciato l’idea della cooperazione tra Regioni e da questo punto di vista la specializzazione industriale pugliese si integra naturalmente con quella campana rendendo quest’area terreno di sinergie e collaborazioni industriali e scientifiche. Non si dimentichi inoltre che la Puglia già nel 2008 aveva sottoscritto l’intesa metadistrettuale con Campania e Piemonte e da allora abbiamo continuato a sostenere le varie forme di collaborazione. Oggi credo che ci siano oramai tutte le condizioni per poggiare su questi due sistemi territoriali l’avvio di un nuovo programma aeronautico che sarebbe sicuramente un volano anche per le PMI. Penso al nuovo aereo regionale che ATR, come annunciato pubblicamente dai vertici di Finmeccanica, realizzerà.
La Puglia è pronta da tempo a raccogliere questa nuova sfida”.

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