Interviste al Fuorisalone. Imprenditoria al femminile: le tre caratteristiche distintive

Le interviste, fatte durante il Fuorisalone (in occasione dell’iniziativa “Di donne”, della presentazione del libro "#Milano-Brianza in un tweet" e della preview del Bando CRE-ATTIVI), aiutano ad approfondire alcuni tratti della nuova imprenditoria femminile.
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - società) Il femminile come opportunità anti-crisi e di sviluppo è da tempo nella mente di tanti economisti ma, mai come adesso, è di estrema attualità. Si parla tanto delle quote rosa, però queste devono consistere in pari opportunità, non in un obbligo di posto e devono essere basate sul merito. Non mancano, infatti, in ogni settore, donne competenti che, a parità di qualifiche, avrebbero il diritto di occupare posti di prestigio.
L’imprenditoria al femminile, che va quindi oltre le quote rosa, si differenzia da quella maschile e possiede alcune peculiarità; ecco le brevi interviste durante “Di Donne 2013 - Il giardino della creatività” (22 installazioni su diversi temi con materiali e lavorazioni del fare quotidiano).

Le tre caratteristiche distintive dell’imprenditoria al femminile
Qui di seguito le risposte.
Linda Berardi, art director e graphic designer: “velocità, precisione e differenziazione”. Sara Bellocchio, impiegata in una finanziaria e startupper: “penso che le donne imprenditrici abbiano una capacità di vedere le esigenze del mercato maggiore rispetto ad un uomo, una più profonda sensibilità e una più grande predisposizione al sacrificio”. Orsola Poggi, titolare, in fase di start up, di “Piccoli mondi rotondi – Persone e storie da raccontare dipinti a mano”, che ha esposto al Fuorisalone in occasione dell’iniziativa “Di donne” del Gruppo Impresa Donne della Confartigianato Milano, Monza e Brianza: “le tre caratterizzazioni dell’imprenditoria al femminile sono la capacità di essere solidale, di fare rete e il multitasking”. Francesca Lotta, product manager di Pianeta Hotel del Gruppo Sole 24 Ore: “le tre caratterizzazioni sono genio, creatività e fantasia”. Carola Goglio, Consigliere Associazione Italiana Marketing: "ecco i tre plus: maggiore capacità organizzativa, maggior focus sugli obiettivi, maggiore efficienza". Valeria Rondoni, che si occupa di Real Estate International Property Professional: “la donna oggi ha davvero una responsabilità centrale nel riportare il lavoro su un piano di consapevolezza. Bisogna creare staff e un profilo che non viaggi sull’antagonismo (che è un principio maschile) ma sullo stare insieme e sul condividere creatività, energie economiche, luoghi di lavoro, tutto ciò che serve ad una ripartenza economica comune. E’ perciò necessaria una maggiore presenza femminile in ogni campo, dalla politica, al sociale, all’economia, allo start up delle imprese, per avviare un nuovo sistema di concetto del lavoro”. Dejanira Bada, Arts Life: "le tre cose che differenziano l'imprenditoria al femminile sono il pragmatismo, la capacità di avere una visione molto più ampia e un mix di sensibilità e attenzione ai dettagli". Chiude la crarellata Zena Zenato-Schmidt, fondatrice del metodo 'essereMANA' e conduttrice della performance/game "Fare imprese creative fa bene alla salute": "ecco le 3 caratteristiche: identità, collaborazione, amore agito. La chiave del successo risiede nella capacità di creare, mantenere e far crescere modelli imprenditoriali che incorporino i valori più alti dell'identità della donna. Se fossimo in grado di abbracciare, una volta per tutte, la nostra natura femminile e un nuovo modo di pensare, finalmente potremmo collaborare per espandere il nostro potenziale illimitato e guidare il mondo verso un modo più compassionevole e pacifico di affrontare le grandi cause. Il mondo si orienterebbe verso un nuovo modello e noi con esso; l’amore agito, quello che riconosciamo nell'atteggiamento delle nostre madri, è fondamentale in un contesto difficoltoso come quello attuale, in cui le persone vengono messe a dura prova a livello di valori come progettualità, fiducia e sicurezza per il futuro”.

Il bando Cre-Attivi (info: http://www.mb.camcom.it/show.jsp?page=843734), di cui si è parlato a “Di donne 2013”, ufficialmente presentato il 15 aprile 2013, stanzia 250mila Euro per sostenere le giovani imprese e gli aspiranti imprenditori nei settori culturali e creativi della Brianza. Il bando vede insieme la Camera di Commercio di Monza e Brianza, la Provincia di Monza e Brianza, il Distretto Culturale Evoluto e la Fondazione Cariplo.
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