NADIR MAGAZINE PROVA A FONDO LA SIGMA SD1 MERRILL CON SENSORE FOVEON

E’ facile scrivere test compiacenti che minimizzino i difetti o demolire una fotocamera ed un obiettivo enfatizzandone solo i lati negativi. A volte si tratta unicamente di esaminare le cose nel modo giusto (inutile dire che una Ferrari consumi troppo e sia difficile da parcheggiare o scomoda per andarci a fare la spesa: non si compra una Ferrari per questi motivi) e troppo spesso la Sigma SD1 Merrill è stata esaminata nel modo sbagliato, cioè chiedendole delle prestazioni che non le competevano e confrontandola con fotocamere con le quali, in realtà, non è in concorrenza.

Tutte le fotocamere con il sensore Foveon, l’unico ad avere gli strati come la pellicola ed una resa molto simile, non sono fotocamere per le foto d’azione: se servono foto di notte, foto sportive e street photography, alte sensibilità con la necessità di agganciare i soggetti in millesimi di secondo, non vanno bene ed è meglio rivolgersi a fotocamere idonee come la recentissima ed altrettanto costosa Nikon D500. Ma la Nikon D500 non avrebbe la qualità da medio formato fotografando architettura, still life, moda e paesaggi, qualità che solo la Sigma SD1 Merrill può fornire nonostante il piccolo sensore Foveon di formato APS-C. Un piccolo sensore che compete senza problemi con sensori ben più grandi.

Questo è il giusto motivo per acquistare la Sigma SD1 Merrill e questo è l’approccio del dettagliato test effettuato da Rino Giardiello, direttore di Nadir Magazine. Un test rigoroso che non nasconde i difetti ed i limiti della fotocamera, ma spiega i motivi per cui sceglierla ed esserne soddisfatti o, altrimenti, non sceglierla affatto.