Al Teatro della Regina di Cattolica (RN): Don Q. - Don Quixote de la Mancha. Coreografia Eugenio Scigliano

Giovedì 18 Febbraio 2016, ore 21,15.
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

Al Teatro della Regina di Cattolica (RN)
Don Q. - Don Quixote de la Mancha

Coreografia Eugenio Scigliano.
- Balletto a serata -

Giovedì 18 Febbraio 2016, ore 21,15.

Coreografia di Eugenio Scigliano
Musiche: musica classica spagnola, Kimmo Pohjonen
Scene e Luci di Carlo Cerri
Video di Carlo Cerri e OOOPStudio
Costumi di Kristopher Millar and Lois Swandale

Essere artista ha sempre significato possedere ragione e sogni (Th.Mann)

Archetipo di una particolare natura umana – quella del 'dreamer'- e proprio per questo elevato a mito capace di attraversare epoche e culture e incarnazione di uno stato dello spirito e della mente del tutto e meravigliosamente 'a-normali'da evocare alla bisogna, Don Chisciotte è stato anche e più volte frequentato dal teatro di danza, perchè il coreografo interessato a evocare attraverso la metafora del movimento una condizione che fa delle azioni il frutto talvolta bizzarro di un mondo interiore acceso di sogni e ideali, trova nell'Hidalgo di Cervantes la sintesi perfetta e la fonte inesauribile di ispirazione. Perchè Don Chisciotte è uno e centomila e ognuno può ritrarre il 'suo' Don Chisciotte. Come fa Eugenio Scigliano, nel nuovo progetto per Aterballetto, in cui il coreografo empaticamente si riflette nel suo personaggio e ne traduce lo spaesamento umano e la necessità di non abdicare ai propri ideali anche se la realtà congiura per soffocarli.
In una Spagna che stava mutando rapidamente, che stava abbandonando le sue regole e i suoi valori, il Don combatte l'angoscia e l'incertezza di tempi rozzi e confusi restando fedele ai suoi sogni e al suo codice morale e regalandone i segreti al suo amico Sancho.
Allo stesso modo, in un periodo altrettanto disorientante e dettato da mutamenti repentini e francamente oscuri, il Cavaliere di Scigliano viene a incarnare l'essenza dell''essere artista', rivendicando il potere della sensibilità e la sua missione di “ tener desto -nonostante tutto- il senso di meraviglia nel mondo”.
E se la bellezza, in qualche modo, ci salverà, anche l'alter ego del Don, Sancho Panza grazie alla condivisione delle esperienze di vita con l'amico, imparerà a goderne per sopravvivere alle fatiche dell'esistenza.

Il lavoro si sviluppa su musiche spagnole dal XVII secolo a oggi e composizioni del finlandese Kimmo Pohjonen.

Realizzazione costumi: Sartoria Aterballetto
Giuseppina Carbosiero, Francesca Messori

Realizzazione scene: Minelli Restauratori, Gubbio Scenografie Peroni

INFO
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Giancarlo Garoia
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