Il nuovo Global Automotive Study di Arthur D. Little evidenzia il ruolo ancora rilevante dell’auto nonostante l’evoluzione del mondo della mobilità

Arthur D. Little (ADL) presenta oggi il suo nuovo Global Automotive Market report. Le principali conclusioni dello studio evidenziano come la proprietà della vettura sia ancora un aspetto fondamentale (anche per i giovani) e, come i consumatori stiano valutando il progressivo passaggio a vetture elettriche e ibride (EV).
LONDRA, (informazione.it - comunicati stampa - scienza e tecnologia)

Arthur D. Little (ADL) presenta oggi il suo nuovo Global Automotive Market report. Le principali conclusioni dello studio evidenziano come la proprietà della vettura sia ancora un aspetto fondamentale (anche per i giovani) e, come i consumatori stiano valutando il progressivo passaggio a vetture elettriche e ibride (EV). Tutto ciò avrà un impatto rilevante sulle strategie di motorizzazione dei costruttori, velocizzando l’evoluzione dell’intero ecosistema dei veicoli elettrici, in primo luogo con riferimento allo sviluppo delle infrastrutture di ricarica.

I guidatori sono oggi, rispetto alle conclusioni del precedente studio Arthur D. Little del 2015, decisamente più propensi ad orientarsi verso alimentazioni alternative. Il 58% e il 50% degli intervistati (8.000 guidatori in 13 diversi Paesi) sono infatti disposti a pagare di più per l’acquisto rispettivamente di una vettura ibrida e di un veicolo l’elettrico. Ciò potrebbe determinare nei prossimi anni un rapido cambiamento rispetto al contesto attuale, in cui la maggioranza dei guidatori possiede invece veicoli benzina e diesel. Tra chi sta oggi valutando la sostituzione della vettura, il 48% ha infatti dichiarato di aver preso in considerazione l’acquisto di veicoli EV (BEV, hybrid o plugin hybrid), mentre solo il 36% a benzina ed il 12% diesel.

Klaus Schmitz, Partner Arthur D. Little spiega che: “Rispetto al nostro automotive study 2015 si evidenziano significativi cambiamenti. Mentre resta rilevante la proprietà della vettura (con il mercato dell’auto che pertanto dovrebbe rimanere stabile almeno nei prossimi anni), l’interesse crescente verso le alimentazioni alternative e le nuove opzioni di mobilità, avranno certamente un effetto destabilizzante per i produttori. La richiesta di veicoli EV potrebbe quindi superare capacità produttive attualmente pianificate, rendendo non adeguato in alcuni paesi il grado complessivo di preparazione dell’ecosistema.”

Si è invece ridotto il grado di interesse e fiducia degli intervistati verso i veicoli a guida autonoma (AV, Autonomous Vehicles) – dal 64% dichiarato nel 2015 al 57% di oggi. L’utilizzo dei veicoli a guida autonoma sostituirebbe in ogni caso, nelle intenzioni degli intervistati, non solo e soprattutto il tradizionale utilizzo delle vetture private per i tragitti urbani di breve percorrenza, ma anche gli spostamenti attualmente effettuati con il trasporto pubblico, con rilevanti conseguenze anche sulle strategie complessive di mobilità delle grandi città.

Sempre con riferimento alla guida autonoma e connessa, le preoccupazioni degli intervistati relative alla corretta gestione dei dati personali sono in crescita rispetto al 2015, negli USA addirittura il 59% dei guidatori afferma che per tale motivo potrebbe decidere di non utilizzare le innovative funzionalità di guida autonoma.

Secondo Wolf-Dieter Hoppe, Partner Arthur D. Little: “I guidatori di tutti Paesi analizzati nello studio, ad eccezioni della Cina, sono sempre più sensibili al tema dei dati personali. Nel lungo termine, la garanzia di protezione dei dati potrebbe quindi diventare un elemento chiave di differenziazione per case produttrici e provider di soluzioni di mobilità.”

Inoltre per la metà degli intervistati il possesso dell’auto è ancora importante – sostanzialmente la stessa percentuale del 2015 - con l’indipendenza, il confort e la convenienza quali principali motivazioni al possesso esclusivo della vettura. Nonostante l’aumento delle piattaforme di car sharing, solo una minoranza dei guidatori (anche tra gli under 30) è infatti registrata ad una di queste. Rispetto al 2015, si è infine ridotta l’apertura verso la condivisione di vetture private, passata su scala globale, dal 25% al 23%, nonostante la lieve crescita registrata in Cina (42%) e negli USA (29%).

Il Global Automotive Study di ADL ha analizzato oltre 8.000 guidatori in 13 paesi – un riassunto è disponibile al seguente link: www.adl.com/FOAM

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