Fondazione Vento e la storia dietro l'app Sbullit Action

Fondazione Vento nasce nel 2015 dalla volontà del suo Presidente Mario Zamboni di realizzare nel migliore dei modi “Sbullit Action”, un progetto ideato e pensato insieme all’amico Lucio Dalla.
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - società)

Fondazione Vento nasce nel 2015 dalla volontà del suo Presidente Mario Zamboni di realizzare nel migliore dei modi “Sbullit Action”, un progetto ideato e pensato insieme all’amico Lucio Dalla. La volontà era di creare un nuovo ambiente che rappresentasse un laboratorio di idee costruttive e utili, un luogo “diverso” studiato appositamente per essere un punto di incontro dove le persone, soprattutto i giovani e le vittime di soprusi, avessero modo di reintegrarsi e risollevarsi dalle esperienze negative vissute, esprimendo ed evidenziando il loro disagio utilizzando svariate forme creative.

 

Sbullit Action è un progetto unico nel suo genere che vedrà impegnati nel sociale artisti, sportivi, enti, imprenditori, associazioni e fondazioni, tutti uniti nell'intento di offrire ai giovani un futuro migliore, una collaborazione tra gli attori primari dell’economia, del sociale, della politica e del mondo imprenditoriale, oltre ad una stretta collaborazione con l’ambiente accademico, le scuole primarie e secondarie, gli istituti d’arte, le università.

 

Il progetto arriva da una storia importante del Fondatore e Presidente della Fondazione Vento Mario Zamboni: da più di trent’anni le sue attività puntano a sensibilizzare l'opinione pubblica su tematiche come la solidarietà e il sostegno delle fasce deboli, con particolare attenzione a quelle poco o assolutamente non protette. Il tutto nasce nel 1987: Mario a Fano vede una barca inglese del 1911, il "Maid", se ne innamora e decide di acquistarla. La barca aveva bisogno di lavori che vengono eseguiti e nel 1988 partecipa con la compagna alla regata Rimini Malta Rimini, classificandosi al secondo posto. Successivamente incontra un amico con un figlio down e li invita a una breve gita in barca: l'emozione e la gioia del giovane è contagiosa tanto che Zamboni inizia a valutare cosa si potrebbe fare in più per aiutare i più deboli. Ne parla con Mario Rambelli, noto skipper di Cervia, e decidono di ospitare sulle loro barche, durante le uscite giornaliere, giovani disabili e danno inizio alla vela terapia. Giovani affetti da disagi psichici si trovano in uno spazio libero, senza rumori, senza barriere creando una sensazione di benessere psicologico che agisce sulla psiche dei ragazzi. A loro si unisce anche l'amico Paolo Cioccia e tutti insieme nel 1989 realizzano il "1° raduno dell'Adriatico per Barche d'Epoca e Classiche". Nel 1990 il secondo raduno, sempre con lo scopo di promuovere l'amore per il mare e la solidarietà nei confronti di quelle persone meno fortunate che altrimenti non potrebbero provare l'emozione che solo una barca a vela può dare. Seguiranno altre importanti esperienze internazionali e nazionali. Frequentando i ragazzi disabili, Zamboni si rende anche conto dell’importanza per loro di poter avere un’attività, un lavoro. Nel 1993 nasce a Fano l’Associazione senza scopo di lucro “Vocinelvento” e viene aperta la redazione di "Vento", il 1° periodico mensile interamente redatto da disabili; nel 1994 "Vento" diventa "Vento Sociale" e fa il suo ingresso in edicola, stampato e distribuito da Mondadori. Nel 1995 l'associazione si trasferisce da Fano a Milano nella prestigiosa sede di Largo Augusto già sede dell'IPSOA, con 25 persone tutte disabili e tutte regolarmente assunte: 2.400 metri suddivisi tra redazione, libreria, uffici, sala congressi e caffè letterario. Ma gli interessi contrastanti e l'avidità politica di alcune persone costringono Zamboni, con grande rammarico, soprattutto per i ragazzi, a cessare l'attività.   Nel 2012 la testata da cartacea diventa web con un obiettivo chiaro: dare un aiuto concreto alle persone vittime di violenze. L’ organico è composto prevalentemente da persone disabili, quindi deboli e in difesa dei deboli.

 

La nuova tappa prende vita nel 2015, anno in cui nasce Fondazione Vento e il progetto “Sbullit Action”.

Sbullit Action si concretizza in una App: un gioco a quiz accattivante e di facile utilizzo da parte di tutti, che ha come obiettivo quello di sensibilizzare i ragazzi ad un uso corretto, utile e alternativo dello smartphone, veicolando anche tematiche connesse all’educazione civica. Obiettivo principale dell’App è di dare ai singoli ragazzi iscritti all’App informazioni e approfondimenti tramite il gioco, ma anche di creare dei coinvolgimenti reali tramite la formazione di squadre. Tutte le attività proposte nell’App potranno poi essere condivise come esperienza nei social creando così un gruppo che si confronta in una competizione positiva. Il concetto di aggregazione e di confronto è la parte fondamentale di Sbullit Action che vuole supportare, prevenire e curare tutte le difficoltà che incontrano i ragazzi nell’età adolescenziale. L’App offre anche la possibilità ai ragazzi di entrare in una pagina “contatti di aiuto” nella quale sono inseriti i numeri telefonici da chiamare per segnalare abusi o violenza psicologica.

 

Sbullit Action, dopo un primo rodaggio locale nella zona di Fano, sarà operativo a livello nazionale da gennaio 2020.

 

Per realizzare l'intero progetto è stata costituita una associazione di rete alla quale prendono parte:

 

  • Giulio Mancino, Andrea Sozzi e Lorenzo Forcellini, titolari della Digital Ideators.
    La Digital Ideators è un’agenzia radicata nel pesarese, ma operante in ambito nazionale e internazionale, sempre più affermata nello sviluppo software che conta al suo interno un team in grado di sviluppare siti web, app e sistemi gestionali con tutti i principali linguaggi di programmazione attualmente L’intento comune del progetto è quello di avvicinare le persone e trovare soluzioni contro le varie forme di violenza. L’intera agenzia è lieta di supportare pro bono progetti come Sbullit Action, al fine di restituire alla società qualche piccolo segnale concreto in grado di sostenere le categorie più fragili e, al contempo, vestire un ruolo attivo nell’essere co-autori di piccoli cambiamenti in grado di fare una grande differenza. “Queste occasioni” dichiarano i titolari della Digital Ideators “sono una gioia che consente di riprendersi dal quotidiano ambito iper tecnico e riscoprire una dimensione sociale in grado di arricchire la vita, con un sapore che sa di umanità.”

 

  • Escudo volley, da anni si occupa dello sport giovanile coinvolgendo le scuole del territorio.

 

  • Marche Music College Creativity è uno spazio dell’App da loro gestito che serve a mettere in contatto i tantissimi ragazzi interessati alla musica, alla fotografia, al cinema, alla scrittura, ai fumetti, alla pittura, all’elaborazione grafica o 3D. Lo spazio dedicato crea modalità che stimolano il confronto tra arti diverse e l’ascolto profondo allo scopo di creare prodotti multimediali anche semplici ma soprattutto condivisi: in gruppo o a distanza. Nuove musiche, colonne sonore, videoclip, corti, racconti a fumetti, poesie e fotografie verranno così affrontati e realizzati con gli strumenti della creatività, sensibilità e libertà espressiva. Non saranno necessarie attrezzature d’avanguardia: un computer, uno smartphone o un foglio di carta saranno più che sufficienti. Semplici tutorial per iniziare…e via alle passioni. I linguaggi di domani subito on line!!

 

  • “Quando io Valgo tu Vali” è un progetto studiato da Erika Morri il cui obiettivo è contribuire alla crescita dei ragazzi e delle ragazze lavorando sulle diverse sensibilità ed attitudini che vanno esprimendosi nel mondo sportivo ed artistico, creando un’occasione di confronto all’interno delle classi.

 

  • Emanuele Villani, Developer, realizza giochi educativi tramite App per smartphone.

 

Le idee portate da tutti i partecipanti all’associazione coinvolgono lo sport, la musica e la creatività in genere e mirano a mettere in contatto i ragazzi o le classi intere facendole lavorare a progetti condivisi, aumentando la loro autostima e ad assumere un comportamento etico nei confronti dei loro coetanei.

 

 

Molti i patrocini ricevuti fino ad oggi tra cui: Ministero della Difesa, Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna, Università di Parma, Comitato Italiano Paralimpico, Coni, Gazzetta dello Sport, Regione Marche, Provincia di Pesaro e Urbino, Comune di Parma, Comune di Fano, Commissione per le Pari Opportunità tra uomo e donna, Ombudsman delle Marche, Club 107 Frecce Tricolore.

 

 

 

 

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