S.N.G.G./Fusco scrive al Presidente del Consiglio On. Monti. "L'Italia è fatta anche da Guardie Giurate e non solo da numeri"

Dopo quella di ieri, Il Sindacato Nazionale Guardie Giurate torna in prima linea. Marco Fusco "Non si salva l'Italia guardando i numeri anche se quelli hanno la loro importanza, vanno salvaguardati lavoratori della Vigilanza Privata che sono appena 55 mila"
Misano Adriatico (RIMINI), (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni) Oggi un'altra lettera del segretario generale del Sindacato Nazionale Guardie Giurate Marco Fusco. Dopo la lettera di eiri al Ministro degli Interni On. Cancellieri, oggi è la volta del Presidente del Consiglio On. Monti. A chiare lettere, come è suo solito fare, Marco Fusco ha ben illustrato la situazione al Presidente non risparmiando qualche accenno alla politica di salvezza dell'Italia. L'oggetto della lettera dice già tutto "Guardie Giurate categoria fantasma"; inseriamo di seguito l'intero contenuto della lettera:

Ill. mo Signor Presidente del Consiglio,
tra i mille suoi impegni atti a salvare l’Italia, ammesso che ci sia ancora un margine di salvezza, vorrei porre alla Sua attenzione, così come spesso fatto negli anni passati ma chiaramente senza alcuna risposta, il settore della vigilanza privata. Le Guardie Particolari Giurate, che sopravvivono con un modestissimo salario, spesso costrette a lavorare oltre i limiti del possibile e molte volte anche derise da qualche incompetente di turno che li appella ingiurie perché lo considera un mestiere da “sbirro”. Nel resto del mondo la categoria delle G.P.G. sono nettamente equiparate alle Forze dell’Ordine, anzi in molti Stati sono addirittura catalogate alle Forze Armate. In Italia no!!! Anche se qualcosa è cambiato negli ultimi anni in peggio.

L’Italia “…. pone ostacoli ingiustificati all’esercizio della professione della guardia giurata”; è questa in estrema sintesi la tesi contenuta in una sentenza del 13.12.2007 della Corte di Giustizia Europea, nella quale il Giudice ha stabilito che alcune norme del T.U.L.P.S. e quelle corrispondenti del relativo regolamento di esecuzione “….. contrastano con i principi comunitari sulla libertà di stabilimento e di prestazione dei servizi (artt. 43 e 49 del Trattato Istitutivo della Comunità Europea)”. L’argomento l’ho sollevato personalmente scrivendo al Parlamento Europeo lamentando i problemi del settore della vigilanza privata in Italia. Da Strasburgo ho ricevuto una risposta che da una parte non segue i suoi rilievi, visto che “le competenze attribuite al Parlamento Europeo dai trattati istitutivi dell’Ue non riguardano questa materia”, dall’altro lato però confermano che dal punto di vista delle istituzioni comunitarie qualcosa in Italia dovrà (forse) cambiare. “Il testo unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza – afferma Jean Louis Cougnon in una lettera inviatami qualche tempo fa, dovrà necessariamente uniformarsi alla decisione del giudice comunitario”.

Cougnon inoltre ci informa dell’iniziativa dell’On. Alessandra Mussolini, che ha presentato una dichiarazione scritta esortando la Commissione Europea a “intraprendere ogni iniziativa verso paesi membri per una regolamentazione uniforme degli Istituti di vigilanza e ad esprimersi in merito alla questione della extraterritorialità delle licenze, nonché sollecitando i paesi membri alla individuazione di una definizione univoca dei compiti risultanti dalla distinzione fra servizi armati e servizi non armati”. Per farla breve, chiacchiere su chiacchiere perché il risultato non cambia. La Guardia Giurata, propriamente detta Guardia Particolare Giurata, è un privato cittadino che possiede i requisiti utili al rilascio di un Titolo di Polizia è quindi autorizzato dallo Stato ai sensi dell’art. 133 del T.U.L.P.S a tutelare i beni, mobili ed immobili di privati o enti anche pubblici; ma non le persone, la cui tutela dell’incolumità è onere e prerogativa esclusivamente dell’Autorità di Pubblica Sicurezza (art. 1 del T.U.L.P.S.). Le Guardie Giurate fanno riferimento quasi sempre ad un Istituto di Vigilanza privata; più di rado a enti o privati, e purché diretti proprietari dei beni da tutelare. Il titolo di Guardia Particolare Giurata è soggetto a rinnovo ogni due anni previa verifica delle autorità preposte della persistenza dei requisiti psico-fisico-attitudinali nonché legali.

La Guardia Particolare Giurata è inquadrata giuridicamente come “Incaricato di Pubblico Servizio”, benché alcune sentenze della Corte di Cassazione ne abbiamo evidenziato anche la qualità di “Agente di Polizia Giudiziaria” e di “Pubblico Ufficiale”, ma solo in determinate specifiche occasioni. Sta di fatto che malgrado sentenze, delibere, rinnovi contrattuali che avvengono a passo di lumaca, questo mestiere è uno dei meno tutelati dallo Stato, per l’estremamente complesso ed articolato sistema di leggi che non aiutano in nessun modo chi si adopera a fare questa professione. Tempo fa, dalla Lega, partì un disegno di legge per avviare il riordino dell’attività di vigilanza privata e quella delle guardie giurate. Il progetto portava la firma del senatore Luigi Peruzzotti della Lega Nord e nasce all’indomani di alcuni fatti criminali che hanno avuto per vittime, anche deceduti, alcuni appartenenti ai corpi di vigilanza privata. Ma da allora tutto tace. La Vigilanza Privata sta vivendo un serio momento di profonda crisi; si legge continuamente di guardie giurate senza stipendi da mesi, di mobilità, cassa integrazione, fallimenti ecc. Insomma Illustrissimo Signor Presidente, questa è una barca che prima o poi, ma riteniamo più prima che poi, affonderà creando seri problemi ai lavoratori italiani e alle loro famiglie. Desideriamo poterLa incontrare, innanzitutto per poterLe stringere la mano e per poterLe dire “Signor Presidente, la categoria è allo sfascio e sta affondando piano piano. Li salvi Lei che può, sempre che ne abbia voglia”. In tutte le cose “Volere è Potere” e nella condizione attuale solo Lei, può dare una seria soluzione al problema. La vita del popolo Italiano non può essere solo legata ai numeri, allo spread ecc; bisogna anche salvare quelle categroie di lavoratori che vivono con uno stipendio da 3° mondo quali anche le guardie particolri giurate. Restiamo in attesa di un Suo positivo riscontro, in attesa porgiamo Distinti Ossequi."
Questo il testo completo della lettera di Marco Fusco
Per maggiori informazioni
Ufficio Stampa
MARCO FUSCO
 SINDACATO NAZIONALE GUARDIE GIURATE (Leggi tutti i comunicati)
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