Piano casa e bioedilizia, esperti a confronto al Cfs Edilizia

Al centro dell’incontro: i vantaggi del Piano Casa e gli interventi di bioedilizia in ambito irpino e regionale
Atripalda (Avellino), (informazione.it - comunicati stampa - fiere ed eventi) Piano casa e bioedilizia. Se ne discute nell’incontro in programma domani (venerdì 2 dicembre), alle ore 10, al Centro per la Formazione e la Sicurezza in Edilizia della provincia di Avellino con sede ad Atripalda. Al workshop partecipano Michele Di Giacomo ed Antonio Famiglietti rispettivamente presidente e vicepresidente del Cfs irpino. Seguono le relazioni degli ingegneri Antonio Iannuzzi e Michele Famiglietti su “Analisi delle opportunità del Piano Casa e implementazione del protocollo Itaca” e su “Criticità nel rapporto tra la Pubblica Amministrazione e l’intervento del Privato”. Le conclusioni sono affidate ad Angelo D’Agostino, presidente dell’Associazione costruttori edili della provincia di Avellino. L’incontro, dal titolo “Piano casa e protocollo Itaca: nuove opportunità di business per l'impresa”, apre una finestra informativa sui vantaggi offerti dal piano nazionale di edilizia abitativa: strumento che dà la possibilità al singolo cittadino di effettuare interventi di ampliamento e ricostruzione della propria abitazione, unitamente ad operazioni per la riqualificazione urbana. Al centro del dibattito anche i principali nodi che hanno ostacolato la mancata e completa applicazione del Piano Casa e del protocollo Itaca in ambito regionale. Un sistema di valutazione della qualità ambientale per gli edifici residenziali le cui linee guida sono state approvate di recente da Palazzo Santa Lucia. Il protocollo nasce dal gruppo di lavoro sulla bioedilizia di Itaca (Associazione federale delle regioni italiane) che a sua volta ha adottato il sistema di certificazione sviluppato dal Green Building Challenge (Gbc), cui partecipano 20 nazioni. È un sistema a “punteggio” che consente di valutare e certificare il livello di sostenibilità degli interventi edilizi, nonché di stabilire le soglie minime al di sotto delle quali non è consentito il rilascio delle certificazioni. L'utilizzo di questo strumento fornisce, dunque, ai tecnici progettisti, alle amministrazioni comunali e agli imprenditori i mezzi per attuare le politiche energetico-ambientali a livello locale, garantendo la sostenibilità ambientale “Oggi – spiega il presidente Di Giacomo - per costruire un edificio in maniera corretta, è necessario tenere in considerazione una progettazione attenta alla prestazione energetica dell’immobile. Ciò significa valutare quanto la realizzazione del manufatto e la sua successiva fase di esercizio contribuiranno al prelievo di risorse dal nostro ecosistema”. “Questo incontro – conclude - vuole fare il punto sullo stato di attuazione del Piano Casa su scala provinciale, sulle norme che lo disciplinano, chiarendo gli aspetti ancora controversi ed illustrando le direttrici per la sostenibilità energetica ed ambientale degli edifici che dovranno essere seguite nel settore delle costruzioni”.
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