Yogalibero.it: Trottola e Morra si, Yoga (e Minibasket) no!
Il mondo dello Yoga si è mobilitato con una petizione rivolta al Presidente del CONI e al Ministro dello Sport affinché venga ritirata o modificata la delibera che esclude lo Yoga (e non solo) dall’elenco delle discipline riconosciute, oppure che venga formalizzato un ambito normativo specifico per questo settore.
Roma,
(informazione.it - comunicati stampa - sport)
A pochi giorni dalla celebrazione della III Giornata Mondiale dello Yoga indetta dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, dopo la storica visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al CONI e alla luce della sua esortazione affinché lo sport sia “diritto di tutti”, appaiono sempre più incomprensibili le ragioni che hanno portato a questa clamorosa esclusione, considerate le gravi conseguenze che ne deriveranno.
A maggior ragione, “torniamo a chiedere un ripensamento rispetto al contenuto della delibera n. 1566 del 20/12/2016 e delle successive modifiche (del. 1568) - è scritto in una nota di yogalibero.it, portale che riunisce associazioni, insegnanti e praticanti promotori della petizione rivolta al Presidente del Coni e al Ministro dello Sport - oppure una normativa specifica di settore che possa consentire a tante Associazioni e Scuole di poter continuare a usufruire di quelle tutele fiscali e assicurative che fino a oggi hanno reso possibile l’accesso alla pratica per tutti i potenziali interessati, un’utenza stimata oggi in Italia in circa 2 milioni di persone”.
In questi giorni, le adesioni da parte di insegnanti e semplici praticanti di Yoga alla petizione rivolta al presidente del CONI, Giovanni Malagò, e al Ministro dello Sport, Luca Lotti, a tutela dell’associazionismo sportivo, continuano a crescere e sono nell’ordine delle migliaia.
Lo Yoga non è l’unica disciplina toccata da questa decisione, essendo ben altre le esclusioni eccellenti: associazioni, istruttori e praticanti di Minibasket, Pilates, Gatka (o spada indiana), Crossfit, Krav Maga, MMA, Parkour, Arti Circensi e Arti Acrobatiche sono con noi in questa battaglia per il diritto alla pratica sportiva senza alcuna preclusione o distinzione.
“Qualora - è scritto in conclusione nella nota - la scelta del CONI fosse motivata dal fatto che lo Yoga non può più essere considerato uno ‘sport’ in senso pieno, si è curiosi di comprendere le ragioni dell’esclusione del Minibasket e delle altre discipline, avendo altresì scelto di includere nell’elenco la Trottola, il Bridge, la Morra o il Lancio del Formaggio!”.
Accolto con tutti gli onori dal Presidente del CONI Giovanni Malagò e dal Ministro dello Sport Luca Lotti, il 13 giugno scorso il Presidente della Repubblica ha affermato che lo sport è “educazione, rispetto, cultura, economia” e che si fonda “sui principi di lealtà e di correttezza”... tutte caratteristiche inderogabili anche della secolare tradizione dello Yoga!
A maggior ragione, “torniamo a chiedere un ripensamento rispetto al contenuto della delibera n. 1566 del 20/12/2016 e delle successive modifiche (del. 1568) - è scritto in una nota di yogalibero.it, portale che riunisce associazioni, insegnanti e praticanti promotori della petizione rivolta al Presidente del Coni e al Ministro dello Sport - oppure una normativa specifica di settore che possa consentire a tante Associazioni e Scuole di poter continuare a usufruire di quelle tutele fiscali e assicurative che fino a oggi hanno reso possibile l’accesso alla pratica per tutti i potenziali interessati, un’utenza stimata oggi in Italia in circa 2 milioni di persone”.
In questi giorni, le adesioni da parte di insegnanti e semplici praticanti di Yoga alla petizione rivolta al presidente del CONI, Giovanni Malagò, e al Ministro dello Sport, Luca Lotti, a tutela dell’associazionismo sportivo, continuano a crescere e sono nell’ordine delle migliaia.
Lo Yoga non è l’unica disciplina toccata da questa decisione, essendo ben altre le esclusioni eccellenti: associazioni, istruttori e praticanti di Minibasket, Pilates, Gatka (o spada indiana), Crossfit, Krav Maga, MMA, Parkour, Arti Circensi e Arti Acrobatiche sono con noi in questa battaglia per il diritto alla pratica sportiva senza alcuna preclusione o distinzione.
“Qualora - è scritto in conclusione nella nota - la scelta del CONI fosse motivata dal fatto che lo Yoga non può più essere considerato uno ‘sport’ in senso pieno, si è curiosi di comprendere le ragioni dell’esclusione del Minibasket e delle altre discipline, avendo altresì scelto di includere nell’elenco la Trottola, il Bridge, la Morra o il Lancio del Formaggio!”.
Per maggiori informazioni
Sito Web
http://www.yogalibero.it
Ufficio Stampa