Il Festival Filosofi lungo l’Oglio incontra Francesca Nodari, Michela Marzano e Luce Irigaray

Il 27, 29 e 30 giugno 2017
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)
Giro di boa «in rosa» per il festival ideato e diretto da Francesca Nodari. Protagoniste della settimana tre donne.

Il festival Filosofi lungo l’Oglio prima si immerge nella musica popolare e poi diventa femminile plurale nella quarta settimana dal suo inizio, per un giro di boa che vuole lasciare il segno tra il pubblico.

Alla musica regionale protagonista della serata di domenica, segue, martedì 27 giugno,l’incontro con la stimata ideatrice della Festival Filosofi lungo l’Oglio, il direttore scientifico Francesca Nodari, filosofa che in maniera delicata interpreta il tema scelto per il 2017 dal comitato scientifico della manifestazione itinerante. Il riscatto della carezza è infatti il titolo del suo intervento: Nodari viene introdotta da Nicola Arrigoni, giornalista de «La Provincia di Cremona». Teatro della lezione, sempre alle ore 21.15, è il Parco Comunale di via Risorgimento a Paratico.

Segue una figura di spicco nel panorama italiano, la filosofa, accademica e scrittrice Michela Marzano, che cogliendo il filo rosso semantico lanciato dalla «carezza» di Francesca Nodari, riprende il bandolo di significati nella sua lectio magistralis L’accarezzare delle parole. L’appuntamento è giovedì 29 giugno alle ore 21.15 alla Corte del Palazzo comunale di Passirano, in Piazza Europa.

Alle analisi, alle osservazioni tra testo e contesto, ai viaggi tra le parole delle studiose italiane risponde la filosofa, linguista e psicoanalista belga, ospite internazionale, Luce Irigaray. Dopo aver pubblicato nel 1974 la sua tesi di dottorato Speculum, de l’autre femme – dove critica con pungente ironia il pensiero di Freud e di Lacan sulla sessualità femminile – Irigaray subisce la sospensione dall’incarico di insegnamento all’Università di Vincennes. Oggi direttore del CNRS di Parigi, tra le più grandi pensatrici viventi, Irigaray è protagonista venerdì 30 giugno a Lograto a Villa Morando (via Calini 9) – come di consueto alle ore 21.15 – con l’attesa relazione La mediazione del toccare. Durante la serata si terrà (se le condizioni metereologiche lo consentiranno) la suggestiva performance artistica: «Toccare il fuoco», di e con Nicola Pignoli (giocoliere) e Lorenzo Samanni (attore).

Biografie

FRANCESCA NODARI

Francesca Nodari si è laureata in Filosofia all’Università degli studi di Parma e specializzata in Filosofia e linguaggi della modernità nell’Ateneo di Trento. Ha conseguito, sotto la guida del Prof. Bernhard Casper (Università di Friburgo), il Dottorato di ricerca in Filosofia presso l’Università degli Studi di Trieste. Ha collaborato con la facoltà di Filosofia dell’Università Milano-Bicocca. Ha conseguito l’abilitazione nazionale di seconda fascia nel settore di Filosofia morale nel novembre 2014.

Si occupa, collocandosi nel solco tracciato dal suo Maestro Bernhard Casper, il cui pensiero si impernia su due linee metodiche costanti: quella fenomenologico-ermeneutica (Heidegger) e quella del nuovo pensiero (Rosenzweig), di questioni che ruotano attorno allo statuto della soggettività e dell’alterità cercando di farne emergere, grazie agli stimoli legati in particolare al pensiero di Levinas, la dimensione incarnata, temporale e finita. È Direttore scientifico del Festival Filosofi lungo l’Oglio e del Festival Fare memoria (www.filosofilungologlio.it). È Presidente della Fondazione Filosofi lungo l’Oglio. Tra i suoi libri: Il male radicale tra Kant e Levinas, Giuntina, Firenze 2008; Il pensiero incarnato in Emmanuel Levinas, Morcelliana, Brescia 2011; Piovani interprete di Pascal, Massetti Rodella, Roccafranca 2012; Il bisogno dell’Altro e la fecondità del Maestro. Una questione morale (Giuntina, Firenze 2013); Quale pane? Massetti Rodella, Roccafranca 2015; Storia di Dolores. Lettera al padre che non ho mai avuto, Mimesis, Milano 2016; Temporalità e umanità. La diacronia in Emmenuel Levinas, Giuntina, Firenze 2017; Oltre ai libri-intervista a S. Natoli, A. Luzzato e S. Givone; ha curato e prefato, tra gli altri, testi di B. Casper, M. Augé,J.-L. Nancy. Dirige, presso Mimesis, la collana «Chicchidoro». Collabora con riviste («Humanitas», «Studium», «Nuova Secondaria») e testate gior­nalistiche. È tra le vincitrici del Premio Donne Leader 2012 conferitole dall’Associazione internazionale EWMD – Delegazione di Brescia e tra le assegnatarie del Premio Donne che ce l’hanno fatta edizione 2015.

MICHELA MARZANO

Dopo aver studiato alla Scuola Normale Superiore di Pisa e aver conseguito il dottorato di ricerca in Filosofia, Michela Marzano è diventata ordinario all’Université Paris V (René Descartes). Si occupa dello statuto del corpo e della condizione umana nell’epoca contemporanea: ha approfondito in particolare il rapporto tra etica e sessualità e le forme del potere biopolitico nelle organizzazioni aziendali nonché il posto che occupa al giorno d'oggi l'essere umano, in quanto essere carnale. L'analisi della fragilità della condizione umana rappresenta il punto di partenza delle sue ricerche e delle sue riflessioni filosofiche. Eletta nel 2009 da «Le Nouvel Observateur» uno dei cinquanta nuovi pensatori più originali e fecondi del mondo, è autrice di numerosi saggi e articoli di filosofia morale e politica. Tra i suoi libri in italiano ricordiamo i più recenti: Straniero nel corpo. Le passioni e gli intrighi della ragione Giuffrè Editore, Milano 2004; Estensione del dominio della manipolazione. Dall’azienda alla vita privata Mondadori, Milano 2009; Sii bella e stai zitta. Perché l’Italia di oggi offende le donne, Mondadori, Milano 2010; La filosofia del corpo. Il Melangolo, Genova 2010; Etica Oggi. Fecondazione eterologa, "guerra giusta", nuova morale sessuale e altre questioni contemporanee. Edizioni Erickson, Trento 2011; La fedeltà o il vero amore, Il Nuovo Melangolo, Genova 2011; Volevo essere una farfalla. Come l’anoressia mi ha insegnato a vivere, Mondadori, Milano 2011; Gli assassini del pensiero. Manipolazioni fasciste di ieri e di oggi, Edizioni Erickson, Trento 2012; La fine del desiderio. Riflessioni sulla pornografia, Mondadori, Milano 2012; Avere fiducia. Perché è necessario credere negli altri, Mondadori; Milano 2012; La morte come spettacolo. Indagine sull’horror reality, Mondadori, Milano 2013; L’amore è tutto: è tutto ciò che so dell’amore, Utet 2013; Il diritto di essere io, Laterza, Roma-Bari 2014; Non seguire il mondo come va. Rabbia, coraggio, speranza e altre emozioni politiche (con G. Casadio), Utet, Torino 2015.; Papà, mamma e gender, Utet, Torino 2015; L’amore che mi resta, Einaudi, Torino 2017. Con il libro: L’amore è tutto: è tutto ciò che so dell’amore ha vinto la sessantaduesima edizione del prestigioso «Premio Bancarella». Michela Marzano dirige una collana di saggi filosofici per le Edizioni PUF e collabora al quotidiano «Repubblica». Da febbraio 2013 è deputata del Parlamento italiano.

LUCE IRIGARAY

Luce Irigaray, è senza dubbio una delle pensatrici femministe più influenti del nostro tempo. Filosofa, psicoanalista e linguista, è direttrice di ricerca al CNRS di Parigi. Luce Irigaray nasce a Blaton (Belgio) il 3 maggio 1930.Studia filosofia presso l'Università di Lovanio e si laurea nel 1955. Dopo aver insegnato in un liceo di Bruxelles, si trasferisce in Francia. Nel 1961 consegue la laurea in psicologia presso l'Università di Parigi e nel 1962 il Diploma di psicopatologia. Dal 1962 al 1964 lavora per la Fondazione Nazionale della Ricerca Scientifica in Belgio. Dopodiché inizia a lavorare come assistente presso il Centro Nazionale della Ricerca Scientifica di Parigi. Nel 1974 pubblica la sua tesi di dottorato Speculum, de l'autre femme dove critica con pungente ironia il pensiero di Freud e di Lacan sulla sessualità femminile. Questo libro, che provoca molte polemiche, segna la sua rottura con Lacan e la porta alla sospensione dall'incarico di insegnante presso l'università di Vincennes. Irigaray riesce a trovare un nuovo pubblico nei circoli femministi. Tiene molti seminari e conferenze in tutta Europa, decine dei quali vengono racconti e pubblicati (Oltre i propri confini, Baldini Castoldi Dalai, 2007). Il lavoro della Irigaray influenzerà i movimenti femministi francesi e italiani per decenni. Nel 1982 ottiene la cattedra di Filosofia all'Università Erasmus di Rotterdam (la sua attività di ricerca in questa facoltà porta alla pubblicazione dell'opera Etica della differenza sessuale). Nel 1991 viene eletta deputata al Parlamento Europeo. Nel 1993 scrive, direttamente in italiano, Amo a te. Nel dicembre 2003 l'Università di Londra le conferisce la laurea honoris causa in letteratura. Dal 2004 al 2006 è stata visiting professor nel dipartimento di Lingue e Letterature Straniere presso l'Università di Nottingham. Nel 2007 viene affiliata con l'Università di Liverpool. Nel 2008 le viene assegnata la laurea honoris causa in Letteratura dallo University College di Londra. Filosofa del pensiero della differenza sessuale, Luce Irigaraysi dedica alla costruzione di una cultura a due soggetti, maschile e femminile, portatori di valori differenti ma di eguale importanza per l’elaborazione di legami e di civiltà, sia nell’ambito privato sia all’interno di una comunità umana mondiale. Lavora sul tema della democrazia e dei diritti sessuati: Speculum. L'altra donna, Feltrinelli, Milano 1975; Etica della differenza sessuale, Feltrinelli, Milano 1985; Il tempo della differenza, Editori Riuniti, Roma 1989; Parlare non è mai neutro, Editori Riuniti, Roma 1991; Amo a te, Bollati Boringhieri, Torino 1993; Essere due, Bollati Boringhieri, Torino 1994; La democrazia comincia a due, Bollati Boringhieri, 1994; Il respiro delle donne, Il Saggiatore, Milano 1997; In tutto il mondo siamo sempre in due. Chiavi per una convivenza universale, Baldini Castoldi Dalai, Milano 2006; La via dell’amore, Bollati Boringhieri, Torino 2008; Condividere il mondo, Bollati Boringhieri, Torino 2009, Una nuova cultura dell’energia. Al di là di Oriente e Occidente, Bollati Boringhieri, Torino 2012, All’inizio, lei era, Bollati Boringhieri, Torino 2013; Elogio del toccare, il Nuovo Melangolo, Genova 2013; L’ospitalità del femminile, il Nuovo Melangolo, Genova 2014.
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