Sindacato Polizia COISP - Sgombero No Tav a Venaus.. la polizia nuoce all'immagine del Paese!!!

Compiere il proprio dovere per i poliziotti è sempre stato molto difficoltoso, ma questa storia che adempiendo ai nostri doveri, e non commettendo nel farlo alcun illecito penale, danneggiamo l’immagine della nazione…… fino al signor Bogetti ancora non l’avevamo sentita dire....
, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni)

LA POLIZIA NUOCE ALL’IMMAGINE DEL PAESE…

Siamo colpevoli di aver agito per sgombrare le occupazioni dei NO TAV a Venaus e di non averlo fatto con i fiori e cioccolatini.

FATE UNA LEGGE CHE CI IMPEDISCA DI USCIRE DA CASA!!!!

Preg.mi Signor Presidente del Consiglio dei Ministri e Signori Ministri tutti,

come certamente avrete appreso, l’Eccellentissimo Procuratore Generrale della Corte dei Conti del Piemonte, che risponde al nome di Ermete Bogetti, guardando la televisione durante una fredda (presumibilmente) giornata del dicembre 2005, ha “presunto” che i poliziotti chiamati a Venaus, in Val di Susa, a sgomberare le strade ed i cantieri dell’Alta Velocità occupati da giorni da centinaia di manifestanti, alcuni poi pure indagati per resistenza, lesioni, devastazione e saccheggio, si siano resi autori di “danno d’immagine nei confronti dello Stato e degli stessi corpi di polizia”.

Forte di tale convincimento, il predetto ha quindi deciso di aprire un bel fascicolo con la pretesa di far pagare ai poliziotti il fatto di aver assolto in maniera puntuale alle proprie funzioni….. ma di averlo fatto con i modi che la situazione pretendeva, piuttosto che porgendo fiori e donando cioccolatini.

Compiere il proprio dovere per i poliziotti è sempre stato molto difficoltoso, ma questa storia che adempiendo ai nostri doveri, e non commettendo nel farlo alcun illecito penale, danneggiamo l’immagine della nazione… fino al signor Bogetti ancora non l’avevamo sentita dire.

Le possibili conseguenze di tale gesto? Beh, è difficile dirlo… di sicuro però d’ora in poi chi si mette a spaccare vetrine nel convincimento che si tratti di una forma di libera espressione democratica del suo dissenso, potrà contare su qualche attimo di incertezza da parte dei poliziotti i quali dovranno valutare se intervenire e mettersi a rischio di rilievi contabili da parte della Corte dei Conti del pregevolissimo signor Bogetti per aver provveduto a fermare, magari con maniere decise, un povero stronzo oppure se rimanere a guardare e venire indagati da qualche Procura della Repubblica.

O rimpinguiamo le casse del Ministero dell’Economia e delle Finanze… oppure contribuiamo con la nostra stessa persona a riempire le carceri del Ministero della Giustizia: sembra proprio questa la scelta che rimane a noi poliziotti.

Sennonché, come per tutte le cose, anche a questa questione sembra esserci una soluzione… e noi, preg.mo Signor Presidente del Consiglio dei Ministri e Signori Ministri tutti, non manchiamo certo di proporvela.

Fate una legge che impedisca ai poliziotti di uscire da casa. Noi non dovremo più combattere contro i delinquenti e guardarci da taluni apparati dello Stato… e l’immagine del Paese tornerà a splendere come prima della nostra esistenza.

Oppure fare una legge che preveda la presenza al nostro fianco di un magistrato e di un “Bogetti”, così saranno loro di volta in volta a dirci se dobbiamo intervenire per sedare una rissa, arrestare un terrorista, impedire saccheggi, garantire l’ordine e la sicurezza pubblica, oppure se dobbiamo rimanere immobili perché l’adempimento dei nostri compiti costituirebbe “danno di immagine”.

Se poi qualcuno di Voi Egregi Signori avesse, ognuno per ciò che riguardano le proprie competenze, qualche “ispettore” da inviare presso la Corte dei Conti del Piemonte… i poliziotti tutti sarebbero sinceramente grati.

Nell’attesa che qualcuno prima o poi si decida a prendere le nostre difese, porgiamo i più Distinti Saluti.

Il Segretario Generale del Co.I.S.P. Franco Maccari -
www.coisp.it
Per maggiori informazioni