BANCA MARCHE APPROVA IL BILANCIO 2010: UTILI PER 93 MILIONI

L’assemblea degli azionisti di Banca Marche ha approvato il bilancio 2010, che ha l’istituto di credito di Jesi ha chiuso con un lusinghiero attivo di 93 milioni di Euro. Gli azionisti potranno godere di dividendi pari a 0,037 EUR per azione.
Jesi, (informazione.it - comunicati stampa - varie) L’Assemblea degli azionisti di Banca Marche, presieduta dal prof. avv. Michele Ambrosini, si è riunita in data odierna, in sede ordinaria e straordinaria, per approvare il bilancio dell’esercizio 2010, che ha visto un utile netto pari a 93 milioni di euro e l’assegnazione di un dividendo pari a 0,037 euro per azione. Al 31 dicembre 2010 la raccolta complessiva si è attestata a 20.036 milioni di euro (+2,8%), con un progresso del 4,1% della raccolta diretta, pari a 15.669 milioni di euro. La raccolta indiretta si è attestata a 4.367 milioni (-1,7%). Gli impieghi verso clientela ordinaria, riferiti a oltre 174 mila posizioni, sommano 17.593 milioni di euro (+5,6%). Il margine di interesse è pari a 414,5 milioni di euro (+1,7%), in crescita grazie soprattutto all’aumento dei volumi intermediati, che ha più che compensato la riduzione dei ricavi percepiti causata dallo scenario dei tassi, mentre le commissioni nette si attestano a 147,3 milioni (+0,7%). Il margine di intermediazione lordo raggiunge i 612,8 milioni di euro, in crescita di 20,4 milioni di euro rispetto al 2009 (+3,4%). Le rettifiche nette di valore su crediti ammontano a 133,8 milioni di euro, con un maggior impatto a conto economico per 8,2 milioni di euro (+6,5%) rispetto al 2009, già caratterizzato da una significativa politica di copertura delle prevedibili perdite sul credito confermata nel 2010, stante la situazione congiunturale ancora difficile. Il risultato della gestione finanziaria è pari a 478,9 milioni di euro, (+12,2 milioni di euro rispetto al 2009). Per quanto riguarda gli indici patrimoniali, la Banca si è immediatamente adeguata alle novità normative introdotte con gli emendamenti del dicembre 2010 alla circolare 263 di Banca d’Italia, con la conseguente erosione del coefficiente patrimoniale. Il coefficiente complessivo di Vigilanza (Total Capital ratio), che pone in rapporto il patrimonio di vigilanza alle attività ponderate per il rischio, si è posizionato a 11,29% contro 11,84 % del 2009. Il rapporto tra patrimonio di base e attività di rischio ponderate (Tier 1 ratio) si attesta a 7,76% contro 8,20% del 2009. Entrambi i coefficienti confermano comunque la solidità patrimoniale della Banca, tanto più per il fatto che il Tier 1 è esclusivamente composto da elementi di qualità primaria (common equity), come richiesto dalle regole di Basilea 3.

Il direttore generale di Banca Marche, Massimo Bianconi, nell’esprimere la propria soddisfazione degli ottimi risultati raggiunti dal gruppo, nonostante le oggettive difficoltà economiche, che il nostro paese sta vivendo, si è espresso sulle linee guida del management, sul tema della maggior patrimonializzazione del gruppo: “per quanto riguarda l’alienazione degli immobili siamo a buon punto, ma non venderemo i gioielli di famiglia, anche perché i gioielli sono gli impieghi” spiega Bianconi, che inoltre accenna anche a nuovi ingressi nella compagine azionaria “stiamo trattando per una partnership assicurativa”.
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