Assemblea dei Soci Banca della Marca, il Presidente Gianpiero Michielin: l’istituto è solido e sano e ha sempre risposto presente quando imprese e comunità ci hanno chiesto aiuto

Il bilancio 2014 ha chiuso in passivo di 4,9 milioni a causa delle indicazioni di Banca d’Italia, ma con la prima trimestrale 2015 è già tornato il segno più. Santa Lucia di Piave, 24 maggio 2015
Udine, (informazione.it - comunicati stampa - varie) Santa Lucia di Piave, 24 maggio 2015. Oggi a Santa Lucia di Piave, in provincia di Treviso, si è tenuta l’Assemblea dei Soci di Banca della Marca. Presenti all’incontro al tavolo dei relatori: Luca Pin (vicedirettore generale), Pierluigi Rui (Presidente Collegio Sindacale), Amerino Rasera (Vicepresidente Consiglio Amministrazione), Gianpiero Michielin (Presidente Banca della Marca), Piergiovanni Mariano (direttore generale Banca della Marca), Ilario Novella (Presidente Federazione Veneta Bcc), Fabio Colombera (direttore generale Federazione Veneta Bcc). I soci in sala erano circa 1275.
Nel corso della mattinata, come da programma, il Presidente, Gianpiero Michielin, ha presentato la relazione sul bilancio partendo da un’indicazione fondamentale sull’identità dell’Istituto che “ha voluto mantenere invariato il proprio supporto al territorio nonostante la crisi abbia attanagliato in modo pesante il nostro sistema produttivo”.
L’approvazione del bilancio è avvenuta a maggioranza con un unico voto contrario e astenuto. Il bilancio è stato, inoltre, certificato da una società di revisione esterna, Deloitte e Touche, e ha ottenuto anche il parere favorevole del Collegio Sindacale.
La relazione sul bilancio, nella sua premessa, sottolinea che “Banca della Marca è riuscita ad ottenere risultati superiori alle attese, in particolare per quel che riguarda il margine di intermediazione e gli utili di negoziazione”.
Nello specifico la raccolta depositata e gestita nel 2014 si attesta a 2,1 miliardi di euro con una crescita, rispetto al 2013 di quasi 43 milioni. E la Banca della Marca ha continuato, come si legge nella relazione, a garantire il proprio sostegno ad imprese famiglie impiegando circa il 91% dei depositi.
Successivamente nella sua relazione il Presidente si è soffermato sulle sofferenze “la crisi ci ha imposto di scegliere quali aziende supportare e quali no. Questo per una banca come la nostra è difficile perché dietro i numeri di un bilancio ci sono persone, famiglie e giovani che noi vogliamo sostenere e che continueremo a farlo”.
Le sofferenze lorde sono aumentate nel corso del 2014 del 28%, ma nonostante questa crescita Banca della Marca mantiene uno standard virtuoso nel rapporto tra sofferenze e finanziamenti che si attesta al 6,29% rispetto al trend del mercato che si aggira intorno 10%. Una virtuosità che si conferma nei crediti deteriorati in aumento del 28%, ma che rappresentano solo il 12% dei finanziamenti della Banca contro una media di mercato del 22%.
“Sono dati record – spiega il Presidente Michielin – che indicano la solidità delle nostre garanzie e che ci pone come un modello eccellente e virtuoso a livello locale e nazionale. Questi numeri dicono che Banca della Marca è una banca sicura”.
La relazione sul bilancio si è poi soffermata su diversi aspetti tecnici come la composizione delle attività finanziarie, le immobilizzazioni, i fondi per rischi ed oneri, il patrimonio di base e di vigilanza, i costi del personale. Tra gli aspetti toccati dalla relazione c’è l’indice sulla concentrazione dei rischi che segnala la capacità di Banca della Marca di diversificare i prestiti e “di evitare livelli di concentrazione settoriali su singoli clienti o su singoli gruppi”.
Ed, infine, il dato sull’utile di esercizio che è negativo con una perdita di 4,9 milioni di euro e che la relazione del bilancio spiega in modo dettagliato “un risultato che risente pesantemente delle indicazioni fornite dalla Vigilanza in tema di livelli di copertura a cui, la Banca ha deciso immediatamente di allinearsi appesantendo oltre modo il bilancio 2014”.
“Il controllo di Banca d’Italia come detto più volte è previsto per legge e di routine – ha chiarito il Presidente di Banca della Marca – e dovrebbe avvenire ogni 4 anni, ma propria per la fiducia nei confronti del nostro istituto è stato effettuato dopo 7 anni. Quello che ha portato ad un segno meno nel bilancio è il frutto di una scelta dettata dall’indicazione di Banca d’Italia di aumentare ulteriormente le garanzie, già solide e strutturate, nei confronti delle sofferenze e dei crediti deteriorati. È una perdita tecnica e straordinaria e non sicuramente strutturale”.
Su questo tema è intervenuto anche il Presidente della Federazione delle Bcc venete, Ilario Novella: “una perdita così contenuta dopo i stringenti controlli di Banca d’Italia dimostra le tenuta patrimoniale di Banca della Marca, che in futuro sono certo ci regalerà altre soddisfazioni”.
“Questo dato, però, non deve trarre inganno – conclude il Presidente - lo dico in modo forte e chiaro: Banca della Marca è solida. Lo dimostra la solidità patrimoniale che raggiunge i 177 milioni e la prima trimestrale che ha già coperto il passivo. I nostri soci ed i nostri clienti non devono avere paura, le loro risorse sono in buone mani. E soprattutto non ci siamo mai tirati indietro e non lo faremo in futuro alle sfide fondamentali per il territorio perché la Banca della Marca è la banca delle tre s: sana, solida e sicura.”

Banca della Marca.
La storica Cassa Rurale di Orsago fonda le sue radici 119 anni fa, dando origine nel 2001 a Banca della Marca grazie alla fusione tra la BCC di Orsago e BCC Altamarca. Oggi Banca della Marca conta 36 agenzie locali, di cui 31 nella sola provincia di Treviso, con la collaborazione totale di oltre 270 dipendenti e perseguendo una politica di sviluppo sostenibile dell’economia locale senza dimenticare di sostenere le attività di tipo culturale, sociale e sportivo del territorio.

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