FAENZA, TEATRO MASINI ESTATE 2017. Teatro Ragazzi nella Molinella Piazza Nenni/Molinella, Faenza

Lunedì 10 Luglio 2017 - ore 21.15
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

FAENZA, TEATRO MASINI ESTATE 2017.
Teatro Ragazzi nella Molinella

Lunedì 10 Luglio 2017 - ore 21.15
Piazza Nenni/Molinella, Faenza

TEATRO DELLE BRICIOLE/
SOLARES FONDAZIONE DELLE ARTI
Rosso Cappuccetto
progetto, interpretazione, costume e oggetti di scena di Emanuela Dall’aglio
regia di Mirto Baliani, Emanuela Dall’aglio

La rassegna Teatro Ragazzi nella Molinella, organizzata a Faenza per l’estate 2017, prosegue lunedì 10 luglio alle ore 21,15 in Piazza Nenni con Rosso Cappuccetto, uno spettacolo prodotto dal Teatro delle Briciole/Solares Fondazione delle Arti, ideato e interpretato da Emauela Dall’aglio.

Fiaba antica di cui si sono fatte diverse versioni e altrettante letture, Cappuccetto rosso è riavvicinata in questo progetto, con tutto il rispetto che si deve ad una favola classica, originale come gli elementi che la compongono e che vengono mostrati all'inizio dello spettacolo.
Oggetti concreti, generatori di storie, evocatori di un tempo e quasi magici nella loro semplicità: le fragole, il sasso, la torta sono i realissimi reperti di un’esposizione che i bambini possono osservare da vicino, alimentando la curiosità dello spettatore e disponendo gli animi alla riflessione sulla natura rituale della favola.
Come la narrazione orale suggerisce, un’unica figura riunisce l’intera architettura dello spettacolo, fondendo scenografia, costumi, oggetti e animazione in un unico manufatto, che genera così personaggi, azioni e colpi di scena: quasi un pop-up dalle sembianze umane, una favola vivente che si indossa come un abito e viene agito dall’interno.
Ambiente e personaggi trovano solidità e compattezza nella particolare matrice che li origina; il bosco, l’emblema di tutte le nostre paure e insicurezze, e la casa della nonna, atteso rifugio che nasconde il più grande dei pericoli, sono, nella loro concretezza visiva, parte del manufatto umano, familiare e perturbante.
La fiaba come scritta nella sua prima versione da Perrault, dove si narra delle vicende di una bambina che si avventura nel bosco e dell’incontro con il lupo che cambierà il suo destino, nasce tutta da un unico congegno che è di volta in volta scena e sipario, paesaggio e baracca: lì si consuma la tragedia e lì la storia e il vestito si esauriscono.
Il lieto fine, quello che i bambini attendono, quello che tutti vogliono, quello che i fratelli Grimm hanno aggiunto, arriva da lontano, come un cacciatore o un innamorato, come un elemento esterno c
Info: 0546/21306 e www.accademiaperduta.it – Facebook: teatromasini - accademiaperduta

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