Caso Federica Puma

Comunicato di risposta dell'Avv. Giuseppe Lipera
ROMA, (informazione.it - comunicati stampa - società) L’Avvocato Giuseppe Lipera, legale della Signora Puma, ha così commentato: “In effetti c’è poco da dire.

Una sentenza di primo grado, ancora soggetta a gravame e poi ancora a ricorso in Cassazione, è giuridicamente tam quam non esset, cioè una cosa che non esiste.

Per di più, conoscendo a fondo i fatti e le vere risultanze processuali oggettive, posso affermare, con estrema tranquillità e convinzione, che essa è una sentenza tanto ingiusta quanto errata.

Il Giudice certamente ha sbagliato.

La povera Federica, allora peraltro giovanissima, non aveva altre strade: il compagno le intimò di andarsene da casa, con fare da ripudio, perché non sopportava i pianti della neonata né tollerava che la giovane madre la consolasse o la cullasse, pena minacce di morte.

A quel punto la giovane madre fu costretta ad andare via, ma non fuggì perché chiese aiuto ai Carabinieri della vicina stazione che gli consigliarono, anche loro, di andarsene.
Quando lui sopraggiunse, nella stazione dei CC di Trastevere, ebbe addirittura ad aiutarla a salire sul taxi con la neonata.

E tutto questo, provato nel processo, dimostra che la giovane Federica Puma ebbe a sottrarre la minore al padre?

Stiamo parlando di una sentenza di primo grado che sarà sicuramente ribaltata e che provoca solo sconcerto!

Attendo, nei modi e termini di legge, di presentare atto di appello motivatissimo e sono sicuro che la Corte di Appello di Roma ristabilirà verità e Giustizia.”
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