Bilancio di mandato in Regione. Pollastri (FI): “Solo uno spot pre-elettorale”

Al di là di un giusto biasimo per il mega spot elettorale, che poco ha di istituzionale, rappresentato dalla pubblicazione sul sito della Regione Emilia-Romagna – casualmente proprio il giorno prima dell’entrata in vigore della norma sulla par condicio – del bilancio di mandato della Giunta Errani, ciò che più interessa i cittadini è il contenuto di questo documento e la sua corrispondenza alla realtà dei fatti.
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni) Al di là di un giusto biasimo per il mega spot elettorale, che poco ha di istituzionale, rappresentato dalla pubblicazione sul sito della Regione Emilia-Romagna – casualmente proprio il giorno prima dell’entrata in vigore della norma sulla par condicio – del bilancio di mandato della Giunta Errani, ciò che più interessa i cittadini è il contenuto di questo documento e la sua corrispondenza alla realtà dei fatti. E, da questo punto di vista, molto c’è da dire, commentare e criticare.

La Giunta Errani, come ha sempre fatto in questi anni, e come è pratica comune della sinistra, dipinge con pomposa ed entusiastica propaganda una realtà dei fatti che è ben diversa. Dopo un’analisi approfondita del documento e l’ascolto delle edulcorate interviste degli Assessori, molto c’è da controbattere in ogni settore.

I 5 punti sui quali Forza Italia dovrà puntare, se vuole essere alternativa seria e credibile, sono, a mio avviso, i seguenti:

1) Occupazione, lavoro e sostegno delle politiche economiche e industriali, con misure di forte e incisiva semplificazione burocratica;

2) Sanità, con investimenti mirati, evitando gli sprechi e con una maggiore attenzione nell’erogazione dei servizi e delle prestazioni in modo da velocizzare i tempi di attesa e ridurre la corsa verso altre regioni limitrofe per effettuare determinati esami e cure;

3) Trasporti e mobilità, con più attenzione alle esigenze dei territori – e in particolare dei pendolari – evitando politiche di accentramento che non tengono conto dell’efficienza del servizio;

4) Ambiente e protezione del suolo, con politiche rivolte alla salvaguardia e alla cura del territorio, senza comunque penalizzare lo spirito di intrapresa;

5) Scuola e cultura, dove al centro sia la persona e non si punti all’omologazione del pensiero.

A questi deve certamente aggiungersi una maggiore attenzione al sistema dei rapporti istituzionali, una maggiore trasparenza negli atti e nelle decisioni, un effettivo sostegno al privato nell’ottica di un rapporto proficuo di sussidiarietà.

Su questi temi Forza Italia deve far sentire forte la sua voce, lanciando un’operazione verità rispetto a una realtà che la sinistra rappresenta in maniera fuorviante.
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