AISA Associazione Italiana Sicurezza Ambientale in aiuto alle popolazioni terremotate del Centro Italia (Scritto da Antonio Castaldo)

Con le 295 vittime ed i 4695 assistiti presso i campi della Protezione Civile si chiude la prima fase emergenziale del terremoto del Centro Italia del 24 agosto. Ora si guarda alla ricostruzione.
Brusciano, (informazione.it - comunicati stampa - non profit) Domenica 4 settembre, l’AISA, Associazione Italiana Sicurezza Ambientale operante anche nel campo della Protezione Civile in varie regioni d’Italia, con Presidenza Nazionale in Campania, si è attivata con accredito presso la Protezione Civile della Regione Molise, per portare aiuti ad Amatrice, una delle zone più colpite dal sisma del 24 agosto 2016. Dal Sud si sono mossi, con il sostegno di carburante e pedaggio autostradale del Distributore AGIP di Angelo Piccolo, il Presidente Nazionale AISA, Giovanni Cimmino da Somma Vesuviana; il suo Responsabile Nazionale di Protezione Civile, e Presidente AISA Portici, Domenico Iavarone, l’operatore Giuseppe Lo Sapio dell’AISA San Vitaliano ed il sociologo e giornalista Antonio Castaldo da Brusciano. Dal Nord sono partiti il Presidente Regionale AISA Emilia Romagna, Marco Ballotta con gli operatori Sergio Landi e Stefano Bernardi; dell’AISA Bologna, Agnese Sgroia, volontaria canina, Paolo Cattini, Tazekout Mohamed e Milena Fazi; Daniele Giovanardi e Cinzia busi di Milleventi srl. Da Verona, Donadoni Verona e Serena Sacchetti, volontaria canina. I due gruppi si sono uniti sulla Statale Salaria di Amatrice in provincia di Rieti per queste destinazioni finali: prima il Campo di Turritta della Colonna Mobile della Protezione Civile della Regione Molise, diretto da Angelo Del Gesso. Poi il Campo di Saletta dell’AEOPC Italia, coordinato dal suo Presidente, Alessandro Sacripanti, un veterano della rete di Protezione Civile del Lazio.
In mattinata al Campo di Turritta che assiste circa 200 persone è stata celebrata da Don Giovanni Nieborak, Parroco di Borgo Velino, la Santa Messa in suffragio dei morti del terremoto con la conclusiva “Preghiera del Volontariato” letta dall’operatore P. C. Angiolino Laviola di Montenero di Bisaccia. Fra la trentina di volontari conosciamo un veterano, Giovanni Di Nardo, impiegato Telecom, qui con i calli alle mani quale volontario P. C. di Roccavivara, per “riconoscenza alla vita che fra tanti sacrifici mi ha regalato una famiglia stupenda e corro ogni volta in aiuto alle famiglie che soffrono come in questa terribile occasione”. Dopo la consegna al Centro Raccolta di Turritta il gruppo guidato dall’AISA Campania ed Emilia Romagna si è recato presso il Campo AEOPC Italia atteso da Alessandro Sacripanti veterano della Protezione Civile del Lazio, già promotore delle utilissime attività formative con le Volotariadi di Tarquinia nel 2013. Si è quindi provveduto a trasferire la seconda parte del carico nel campo che al centro mostrava un sacro simbolo recuperato dalle macerie delle chiesa, una campana nel cui conio si leggeva “Ave Maria A Fulgure e Tempestate Libera Non Domine F. A. D. 1758”. Oggi, domenica 4 settembre, è stata riportata nella sua integrità da una parete della stessa chiesa l’antica Croce in legno, dal capocampo Alessandro Sacripanti e da un Vigile del Fuoco di La Spezia, fra le lacrime e gli applausi degli astanti e dei sopravvissuti di Saletta.
In questo borgo, che è una delle 69 frazioni di Amatrice, così palesa il dramma del terremoto: pressoché totale distruzione delle case, 13 sono i residenti della frazione, 22 i morti contati, per la presenza di turisti e parenti per lo più provenienti da Roma per trascorre le vacanze nelle case degli avi. Fra i fortunati abbiamo conosciuto Danila, 13 anni, che nell’indicarci le macerie della sua casa ci dice, nell’attonita innocenza, di essersi salvata lei e la sua famiglia per essere partita per Roma il giorno precedente alla ferale scossa. Sopraggiunge con un sorriso incredulo e riconoscente alla vita, Giorgio Temil, 40 anni salvatosi con moglie e perché rientrati a Roma qualche giorno prima del terremoto. Lui e Danila ringraziando gli operatori della Protezione Civile ed affermano fiduciosi: “La vita deve andare avanti”. Con le 295 vittime, è di Sayed, rifugiato afgano, l’ultimo corpo ritrovato, ed i 4695 assistiti presso i campi della Protezione Civile si chiude la prima fase emergenziale del terremoto del Centro Italia del 24 agosto che dopo la prima terribile scossa di 6.0 ha fatto registrare fino a ad oggi altre 5000 (cinquemila) di assestamento.
Ma questi campi sono provvisori. Si avvicina l’inverno e nell’attesa della ricostruzione, che avverrà in stimati dieci anni di lavoro, ci saranno le casette, le sistemazioni in strutture alberghiere, in seconde case una volta riscontrata l’agibilità, gli incentivi ed i vari sostegni economici per le soluzioni private. Ad Arquata nella stessa domenica del 4 settembre, il Commissario Straordinario per la Ricostruzione, Vasco Errani, con la fianco il Capo Dipartimento di Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha affermato: “Si deve rispettare l'identità di questi luoghi, quindi ogni soluzione come le casette è temporanea per gestire la ricostruzione".
In settimana l’AISA Piemonte, diretta da Simona Nobile, provvederà al trasporto ed alla consegna nelle zone terremotate, di 300 quintali di mangime, reso disponibile dalla Coldiretti Piemonte, attraverso il funzionario della Protezione Civile del Molise, Claudio Fantino. Altri interventi su specifiche richieste e consegne programmate verranno prodotti in stretto collegamento con gli incaricati ufficiali e le autorità presenti nelle zone terremotate. Si sconsiglia di partire, sia pure nella generosa spontaneità, con mezzi vari, operatori e materiali, perché si aggrava il peso della gestione generale della situazione. La Protezione Civile d’Italia è egregiamente presente e pianamente efficiente con gli alti standard di servizi, strutture, personale, volontari e prestazioni nei vari campi e sull’intero territorio colpito da sisma del 24 agosto. Per sostenerla si continui a donarle i due euro con un SMS al numero solidale 45500. Per recapitare versamenti in denaro alle altre istituzioni, come la Croce Rossa e le Regioni colpite informarsi qui: http://www.ilpost.it/2016/08/31/donazioni-terremoto-croce-rossa-protezione-civile/ .

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