NATURA MORTA – Resti di Marina di Melilli – XX Sec. D.C.

Fotografie di Alberto Sipione - I REPERTI CHE NON VORREMMO - Marina di Melilli è un caso a parte, emblematico e assoluto nella scala dei valori sociali di una comunità.
Siracusa, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

Gino Carpi per Fototeca Siracusana
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Fototeca Siracusana inaugura Sabato 5 settembre alle 18,30 presso i locali di galleria Roma la mostra di fotografia “NATURA MORTA – Resti di Marina di Melilli – XX Sec. d.C., del fotografo siracusano Alberto Sipione.

Il titolo della mostra di Alberto SIPIONE non allude al genere fotografico propriamente detto still life ma vuol dire proprio quel che si legge: la natura che in questo territorio è morta, discarica dopo discarica, liquame dopo liquame, mercurio dopo mercurio, piombo su piombo. Per questo Alberto Sipione si dichiara pronto a testimoniare. Le immagini in mostra sono la sua parola, l'accusa che lancia nell'aula di un tribunale che ha già cancellato ogni colpa affinché tutto resti com’è, in beffa ai principi fondativi di un Europa puritana che addita coloro che sporcano con le loro industrie, ma non coloro che sporcano questo Sud, dove tutto è permesso.

Marina di Melilli è e rimane un caso a parte, emblematico e assoluto nella scala di valori sociali di una comunità. Marina di Melilli e suoi abitanti furono costretti ad una vera e propria diaspora perché dichiarati incompatibili con il sito industriale e ciò equivale a dire che un insediamento umano preesistente, in era di ostentata civiltà, è stato dichiarato incompatibile all'industrializzazione ed ai suoi interessi. Il dibattito è ancora aperto, oggi più che mai perché il tema del degrado ambientale e sociale, dalle nostre parti, è purtroppo fonte inesauribile di ispirazione per quanti si sentono toccati e offesi da quel che è, nella sua immutabile verità.
Le scene riprese da Alberto Sipione non mostrano niente di nuovo e niente di bello, il loro scopo non è quello di esibire emozionanti realtà ma di parlare alle coscienze, di entrare nei tranquilli pensieri della gente per smuovere lo strato di rassegnazione che blocca il pensiero e con esso la verità e il diritto di vivere.
Una mostra di fotografie per pensare, discutere e godere di un Bianco & Nero la cui proprietà di esaltare la drammaticità dei toni non poteva trovare uso migliore.
L’ingresso è libero e la mostra rimarrà aperta fino al 25 di ottobre.
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