"BRUNO – L’INSEGNAMENTO DELL’ANIMA"

FORLI'- ITALIA, 29/07/2015 (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

Articolo di Laura Berardi dedicato a Bruno Bravi

Bruno è una persona limpida, è disarmante il modo che ha di parlare di se stesso, anche se non è ciò che ha vissuto l’argomento di questo articolo. Mi chiedo se potrò mai rispondere alle sue domande circa il senso della vita, alla quale egli, giorno dopo giorno risponde con l’umiltà e la semplicità degli esseri puri! Le sue invettive in merito alle ingiustizie sociali testimoniano la sua denuncia al mondo così com’è oggi, con i suoi meccanismi inutili e spaventosamente lontani dalla natura umana. " Chi sono io, che senso ha la mia vita, a chi posso essere utile, quale è il mio valore….", me lo chiede spesso Bruno durante le pause tra una lezione di pittura e l’altra (all’interno del progetto “ Dalla Superficie Alla Profondità” – presso la Scuola d’ Arte della Parrocchia di S. Giovanni Evangelista a Forlì). Non è un caso neppure l’esserci incontrati, perché le stesse domande me le faccio anch’io tutti i giorni, è forse la legge d’attrazione, come diceva Jung che corrisponde alle nostre richieste? Comunque io sono " apparentemente" l’insegnante del corso di pittura e lui è quello che viene all’atelier per imparare! Questo meccanismo io-tu, insegnante-allievo, normale-disabile qui da noi deve cessare, ci siamo detti! Così l’arte diventa un pretesto per aprire le porte ad ogni istanza umana, per offrire ad ognuno che vi partecipi le risposte che si aspetta e riscoprire la propria unicità e irripetibilità nel rispetto di ogni particolare esperienza di vita vissuta. Grazie a ciò abbiamo potuto conoscere Bruno e insieme a lui parti di noi "insegnanti". Qui gli insegnanti imparano! Ed ecco allora la mano dell’artista, con i suoi movimenti stupefacenti, preparare la tela: usa la spatola, impasta il gesso, la resina, la colla, trascina la materia con cura e movimenti misurati, è attento Bruno, crea texture magnifiche, io lo incoraggio, lui si rimette nelle mani della vita, sorride , gioca con le parole e pian piano si rinnovano le memorie, si pensa al soggetto, ci si racconta, lui si rinnammora del presente, della vita! I suoi colori sono una meraviglia, li stende con originalità e cura, perché Bruno è ricercato, puntiglioso, preciso…., io mi stupisco, i suoi colori e gesti abitano oltre la mente e la tecnica scolastica, risiedono invece nell’abisso del sentire. Ne risultano composizioni lievi e delicate, in contrasto con la sua simpatia e l’imponente mole. Si perché dopotutto Bruno non è il suo corpo, in quanto l’uomo è dove si trova il suo cuore ed è grazie alla sua attivazione che può realizzare le cose più sublimi a dispetto della materia immobile, per questo la sua pittura è viva, delicata, espansa e possiamo vederla solo se non siamo ammalati di materialismo!
Grazie Bruno, grande lezione!