Scandalo elettorale a Cercola: arresti per voto di scambio politico-mafioso

Sette persone sono state arrestate tra Cercola e Ponticelli per voto di scambio politico-mafioso. Secondo le indagini, il clan De Micco-De Martino avrebbe pagato 50 euro per ciascun voto durante le elezioni amministrative a Cercola.

Le indagini sono state coordinate dalla Dda di Napoli, con i pm Henry John Woodcock e Stefano Capuano, e il procuratore Nicola Gratteri.

Il ruolo della tecnologia nelle indagini

Un elemento fondamentale per le indagini è stato l'uso di un trojan installato sui cellulari di alcuni indagati.

Questo ha permesso di raccogliere prove decisive per l'arresto dei sospetti.

Gli arrestati

Tra gli arrestati ci sono Salvatore Capasso, Giuseppina De Micco, Giusy De Micco, Pasquale De Micco, Sabino De Micco, Antonietta Ponticelli.

Sono stati accusati di aver partecipato attivamente all'organizzazione del voto di scambio.

Il prezzo del voto

Durante le elezioni, il prezzo di un voto era di 30 euro, che scendeva a 20 euro per il ballottaggio.

Queste cifre sono emerse durante le indagini condotte dalla direzione distrettuale antimafia (Dda).

Le elezioni sotto inchiesta

Le elezioni amministrative del maggio 2023 del comune di Cercola sono al centro dell'inchiesta.

Si sospetta che ci siano stati numerosi episodi di voto di scambio politico-mafioso.

La replica di Maresca

In risposta alle accuse, Maresca ha smentito categoricamente la notizia secondo la quale Sabino Di Micco sarebbe stato il candidato presidente di una lista a lui collegata per le elezioni amministrative del 2021.

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