Arresti nel Napoletano per voto di scambio politico-mafioso

Sette persone sono state arrestate nel Napoletano per voto di scambio politico-mafioso. L'operazione è stata condotta dai carabinieri della compagnia di Torre Del Greco (Napoli) su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) partenopea.

Operazione all'alba

Dalle prime luci dell'alba, i carabinieri stanno dando esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare. Sei persone sono state arrestate e portate in carcere, mentre una è stata posta agli arresti domiciliari.

Le accuse

Gli indagati sono ritenuti gravemente indiziati di scambio elettorale politico-mafioso, associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale e di detenzione e porto in luogo pubblico di armi. Questi delitti sono aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare i clan Fusco-Ponticelli e De Micco-De Martino.

Il caso di Cercola

Il clan di camorra dei De Micco-De Martino aveva influenzato le elezioni amministrative di Cercola (Napoli) dell’anno scorso, comprando voti a 30 euro al primo turno e 20 euro al ballottaggio nel quartiere popolare Caravita. Tra i 15 indagati di un’inchiesta per voto di scambio politico mafioso c’è anche il candidato sindaco Pd Antonio Silvano, uscito sconfitto dalle urne.

L'indagine

Le indagini sono state coordinate dalla Dda di Napoli – con i pm Henry John Woodcock e Stefano Capuano, e il procuratore Nicola Gratteri. Fondamentale per le indagini è stato il trojan installato sui cellulari di alcuni indagati.

Organizzazione e ruoli

Gli arrestati avevano creato una “perfetta organizzazione e suddivisione di compiti e ruoli”, per inquinare l’esito delle elezioni comunali a Cercola. Le sette persone sono state arrestate oggi – sei in carcere ed una ai domiciliari – dai carabinieri della Compagnia di Torre del Greco.

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