Sventato un piano per uccidere Zelensky: un regalo a Putin

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato recentemente il bersaglio di un complotto per rapirlo e ucciderlo. Il servizio segreto di Kiev, la Sbu, ha sventato il piano, smantellando una rete di agenti dell'Fsb, i servizi di sicurezza russi.

Operazione Kiev

L'operazione, denominata "Kiev", si appoggiava a degli agenti che facevano parte di una rete le cui attività erano supervisionate dall'Fsb dall'estero. Tra i membri della rete c'erano due colonnelli dell'UDO, l'amministrazione per la sicurezza dello Stato ucraino, che avevano fatto trapelare informazioni segrete alla Federazione Russa.

Arresti e conseguenze

I servizi di sicurezza ucraini hanno annunciato l'arresto dei due agenti di sicurezza sospettati di aver preparato l'assassinio del presidente Zelensky e di altri alti funzionari, su ordine di Mosca. Il portavoce del Sbu, Artem Dekhtyarenko, ha confermato la notizia.

Arsenale nucleare russo

In un contesto di crescente tensione, l'Ispi ha fornito dati sull'arsenale atomico a disposizione della Russia. Secondo queste informazioni, la Russia possiede 5.900 testate nucleari, di cui 1.900 ordigni tattici. Questo potenziale, a livello di cifre, è maggiore rispetto a quello degli Stati Uniti. Il Cremlino ha annunciato esercitazioni ai confini dell'Ucraina per un possibile utilizzo di queste armi. La dottrina nucleare della Russia prevede la possibilità di utilizzare ordigni atomici nel caso in cui venga messa in pericolo "l'esistenza stessa dello Stato", sia con armi nucleari sia con attacchi convenzionali.

Più informazioni:
Ordina per: Data | Fonte | Titolo