Terremoti e bradisismo nei Campi Flegrei e Vesuvio, la situazione

Aprile è stato un mese di intensa attività sismica e bradisismica nei Campi Flegrei, una regione vulcanica situata a ovest di Napoli. La popolazione locale ha avvertito numerosi terremoti, alimentando preoccupazioni e ansie.

Il punto di vista del vulcanologo

Roberto Sulpizio, vulcanologo del Dipartimento di Scienze della Terra e dell'Ambiente dell'Università di Bari, ha fornito un'analisi della situazione. Secondo Sulpizio, il sollevamento del suolo non è un fenomeno continuo, ma presenta fasi diverse all'interno della stessa crisi. Ci sono periodi in cui le scosse sono rare, altri in cui le magnitudo sono più alte e si verificano frequenti sciami sismici.

Attività sismica al Vesuvio

Oltre ai Campi Flegrei, anche la zona del Vesuvio è stata interessata da una sequenza sismica. La scossa più forte, di magnitudo 3.1 della scala Richter, è stata registrata dall'Ingv poco prima delle 6 del mattino, con epicentro nel cratere del vulcano. Il terremoto è stato avvertito in tutta l'area dei comuni vesuviani, da Portici a Ercolano.

Risveglio sismico nel Napoletano

La mattina del 28 aprile, una scossa di terremoto è stata avvertita in diverse zone del Napoletano, da Afragola a Portici, fino a Pozzuoli. Questo evento segue una forte scossa di terremoto avvertita la mattina precedente ai Campi Flegrei, che ha spaventato i cittadini della zona e anche di altre parti di Napoli.

Nonostante l'escalation dell'attività sismica, Sulpizio rassicura che non ci sono indicazioni che facciano pensare al peggio. Tuttavia, la situazione richiede monitoraggio costante e attenzione da parte delle autorità competenti e della popolazione locale.

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