La Stampa 3/18/2017
Il secondo a prendere la parola è un ragazzo pallido, che muove i piedi in continuazione. «Sono Marco, tossicodipendente. Arrivo dall’ospedale dove hanno operato mia madre. È uscita dalla sala operatoria oggi pomeriggio alle cinque. Quando ho visto che le hanno attaccato il siringone di morfina, mi sono reso conto che ero in fissa. Ho fatto la batt...
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