Tensione alla Sapienza: proteste e arresti in seguito alla manifestazione pro-Palestina

La tensione è palpabile all'università La Sapienza di Roma, dove la protesta degli studenti contro Israele si è intensificata. Gli studenti ribadiscono le loro richieste, tra cui l'imprescindibile "stop agli accordi con Israele e le industrie belliche". La situazione è tale che l'immagine di un furgoncino della polizia al varco 1 dell'università suggerisce un ateneo in stato d'allerta.

Gli arresti e le accuse

Durante gli scontri che hanno avuto luogo nel corso della manifestazione a sostegno della Palestina, sono stati fermati due individui. Albarq Mohamed Alì Jummah, 27enne di origine libica, è accusato di aver danneggiato un'auto della polizia. Stella Boccitto, 28 anni, è invece accusata di aver aggredito il dirigente del commissariato San Lorenzo. Entrambi sono tornati liberi dopo la direttissima di ieri a piazzale Clodio.

Il processo

Il tribunale di Roma ha convalidato l'arresto del 29enne originario della Libia. Il processo è stato fissato per il prossimo 23 maggio. L'uomo è accusato di aver saltato su un'auto di servizio della polizia di stato, danneggiandola.

La solidarietà degli studenti

A piazzale Clodio, a Roma, davanti alla città giudiziaria, si è svolto un sit-in di alcune decine di studenti. Questo atto di solidarietà dimostra come la tensione non sia destinata a diminuire nel breve periodo. La situazione alla Sapienza rimane tesa e l'attenzione è alta in attesa del processo del 23 maggio.

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