Inchiesta Leonida - Corruzione e sfruttamento della prostituzione per appalti di smaltimento rifiuti

Due manager dell'azienda Sei Toscana sono indagati nell'ambito dell'operazione "Leonida", promossa dalla Procura di Reggio Emilia. L'indagine riguarda presunti reati di corruzione e sfruttamento della prostituzione, legati a un presunto giro di escort di lusso, bottiglie di champagne, pernottamenti in hotel e cene costose, nonché buoni carburante e biglietti per le partite di calcio offerti in cambio di appalti affidati in via esclusiva per lo smaltimento dei rifiuti.

Il giro di corruzione

L'inchiesta ha al centro l'imprenditore Enrico Benedetti, presidente dell'Esa Spa (Ecologia Soluzione Ambiente), accusato di elargire lussuosi benefit in cambio della concessione degli appalti. Tra i benefici offerti, figurano escort di lusso, cene e hotel costosi, buoni carburante e biglietti per le partite di calcio.

Gli appalti in questione

Gli appalti riguardano lo smaltimento di rifiuti speciali, tra cui anche materiale bellico: missili, bombe al fosforo, vecchi bossoli. Tra gli indagati figurano anche due ufficiali dell'Esercito e un ingegnere civile, tutti e tre impiegati nello stabilimento militare ripristini e recupero del munizionamento di Noceto (Parma). Sono accusati di aver ricevuto le regalie per favorire l'azienda negli affidamenti diretti di lavori di smaltimento di rifiuti speciali, tra cui anche attività di demilitarizzazione di missili e di bombe al fosforo bianco.

Le conseguenze dell'inchiesta

L'inchiesta "Leonida" ha portato alla luce un sistema di corruzione e sfruttamento della prostituzione che coinvolge vari livelli della società, dal mondo degli affari a quello militare. Le indagini sono ancora in corso e potrebbero portare a ulteriori sviluppi nel prossimo futuro. Nel frattempo, l'opinione pubblica attende con ansia il risultato delle indagini e la giustizia per i reati commessi.

Ordina per: Data | Fonte | Titolo