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La minaccia nucleare di Putin: retorica e realtà
Le recenti esercitazioni nucleari russe, secondo Gaiani, non rappresentano un'escalation militare. Queste sono attività ordinarie condotte periodicamente da tutti i Paesi che detengono armi nucleari. Funzionano come una sorta di test a punti e servono a testare la prontezza dei reparti addetti a dispiegare le testate, su uno scenario ipotetico.
Armi nucleari tattiche: piccole ma devastanti
L'ultima minaccia di Putin riguarda l'uso di armi nucleari tattiche. Questi ordigni sono progettati per essere utilizzati sul campo di battaglia in diverse situazioni belliche. Nonostante abbiano un potenziale inferiore rispetto alle armi nucleari strategiche, che hanno una funzione deterrente e hanno come obiettivo regioni più vaste, le testate tattiche moderne possono raggiungere una potenza superiore a quella degli ordigni americani sganciati nel 1945 sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki.
La retorica nucleare della Russia
La Russia di Putin alterna minacce nucleari tra retorica e realtà. Come afferma un noto detto: «Con la pistola si ottiene di più che con la sola buona parola». A partire dal mese scorso, nella storica striscia domenicale condotta da Dmitry Kiseliov, il papà di tutti i propagandisti televisivi, è stato introdotto l’angolo del nucleare. Una rubrica di cinque minuti durante la quale il popolare conduttore settantenne, amico personale di Vladimir Putin, garantisce al suo pubblico che la Russia è pronta a utilizzare l’arma finale.
Minacce alla NATO
«Se i Paesi della Nato invieranno truppe in Ucraina, noi faremo volare in aria di tutto, e ovunque! La Francia e il suo potere nucleare verranno smantellati in un solo istante, mentre le isole britanniche finiranno subito sott’acqua». Queste sono le parole di Kiseliov, che riflettono la retorica bellica della Russia nei confronti della NATO. Tuttavia, è importante ricordare che queste dichiarazioni fanno parte di una strategia di propaganda e non devono essere interpretate come un imminente atto di guerra.
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