Crisi ai vertici militari israeliani dopo 199 giorni di guerra

La guerra tra Israele e Hamas ha raggiunto il suo 200esimo giorno, segnato da un evento significativo: le dimissioni di Aharon Haliva, il generale al comando della direzione dell'intelligence militare israeliana. Haliva ha lasciato gli incarichi citando il "fallimento nel prevenire l'attacco" di Hamas del 7 ottobre come motivo principale.

Cambiamenti ai vertici dell'esercito

Queste dimissioni erano ampiamente previste e rappresentano un duro colpo per l'Idf, le forze di difesa israeliane. A queste si è aggiunta un'altra dimissione eccellente, quella del capo del comando centrale Yehuda Fuchs. Questi eventi pesano su un esercito che, al 199esimo giorno di guerra e dopo oltre 34 mila morti, in gran parte civili a Gaza, non è ancora riuscito a smantellare del tutto la struttura militare e logistica di Hamas e a catturare Yahya Sinwar, il capo del gruppo nella Striscia.

Scoperta di fosse comuni a Gaza

Nel frattempo, sono stati ritrovati 210 corpi a Gaza in un'area di sepoltura temporanea all'interno dell'ospedale Nasser di Khan Younis. L'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha chiesto un'indagine internazionale sulle fosse comuni scoperte nei due principali ospedali della Striscia di Gaza e si è detto "inorridito" dalla distruzione dell'ospedale Shifa di Gaza e del complesso medico Nasser di Khan Yunis.

Richiesta di indagini indipendenti

In un comunicato stampa, l'Alto Commissario per i diritti umani Volker Türk, ha sottolineato la necessità di "indagini indipendenti, efficaci e trasparenti" nel "clima prevalente di impunità". Queste parole sottolineano la gravità della situazione e la necessità di fare luce sulle violazioni dei diritti umani in corso.

La guerra continua, e con essa la necessità di risposte e di giustizia. La comunità internazionale osserva con attenzione, in attesa di sviluppi.

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