Scontri a Roma durante il forum, sei feriti

A Roma, nel quartiere Prati, vicino al Vaticano, si è verificata una situazione di tensione ieri. Sei persone sono rimaste ferite durante un corteo contro un forum. Circa 250 membri dell'assemblea Aracne, composta da universitari provenienti da diverse regioni e liceali romani, hanno cercato di raggiungere l'Auditorium Conciliazione.

L'obiettivo del corteo

L'obiettivo del giorno era impedire la ripetizione di un evento che si era verificato giovedì. Una delegazione di manifestanti era stata ammessa in sala, aveva letto il proprio messaggio dal palco e poi aveva sommerso di fischi e urla gli altri oratori, tra cui la ministra Eugenia Roccella, che se ne era andata.

Reazioni e riflessioni

Marcello Pera, professore, ha commentato gli scontri tra studenti e polizia a Roma, definendoli come "la dittatura della minoranza da gruppi di intolleranti". Ha posto l'accento sulla questione della natalità, chiedendosi perché facesse così paura. Tuttavia, ha sottolineato che non crede che la natalità sia il problema principale. Secondo lui, qualsiasi riunione che coinvolgesse il governo sarebbe stata presa di mira. Ha espresso preoccupazione per il clima di forte contrapposizione in cui viviamo, descrivendolo come pericoloso.

Il diritto alla contestazione

Nonostante la tensione, è importante ricordare che impedire alle persone di parlare non è mai una buona cosa. Che si tratti di utilizzare il potere istituzionale di censurare, allontanare, non invitare, o di utilizzare la pura forza fisica del rumore, entrambi i metodi rifiutano un confronto, anche se aspro, che richiede di ascoltarsi reciprocamente. Non bisogna trascurare la sproporzione tra i due metodi, né confondere la censura con la contestazione.

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