Riforma Abodi: il calcio italiano si unisce contro l'intromissione politica

Il fine settimana calcistico è stato scosso dalla volontà della politica di controllare i bilanci delle società e di decidere, di fatto, le ammissioni ai campionati attraverso un’agenzia governativa, che sostituisca in toto la Covisoc.

Abodi e l'autonomia dello sport

Andrea Abodi, il Ministro dello Sport, ha parlato della riforma da lui stesso voluta riguardante i controlli finanziari. Ha espresso la sua perplessità riguardo alle critiche sulla presunta minaccia all'autonomia dello sport. Abodi ha sottolineato come avrebbe voluto vedere lo stesso fermento quando sono stati stralciati due debiti fiscali di club professionistici di A, B e C per oltre 100 milioni soltanto negli ultimi due anni.

La posizione di Carraro

Franco Carraro, ex presidente della Figc e non solo, ha parlato al Corriere della Sera dell’idea del Governo di mettere un organo di controllo nel calcio. Carraro ha sottolineato la contraddizione di questa proposta, evidenziando come in nessun grande Paese del mondo occidentale esista un organo politico che controlla i conti delle società di calcio e basket.

Il futuro del calcio italiano

Le varie istituzioni del calcio italiano ora provano a fare quadrato contro quella che viene giudicata un’intromissione che ha come conseguenza diretta la messa in pericolo dell’autonomia dello sport. Il futuro del calcio italiano è quindi in bilico, tra la necessità di una gestione finanziaria più trasparente e il rischio di un controllo politico eccessivo.

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