Sono 1.100 emendamenti per noi importantissimi, di forma e contenuto”. Dipende, aspettiamo risposte, vedremo cosa succede. Queste le parole rilasciate da Anna Maria Bernini, capogruppo di Fi al Senato, al termine dell’incontro con il premier Draghi e i ministri Franco e D’Incà a palazzo Chigi sulla manovra. La capogruppo FI al Senato: "L'unità nazionale significa anche trovare mediazioni". “Se ritireremo i 1.
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Mancano alcuni elementi di indirizzo fondamentali per un ridisegno complessivo e organico del sistema tributario”. Roma, 30 nov. COsì l’Upb in una memoria depositata alla Commissione Finanze della Camera dei deputati (LaPresse) – I principi e criteri individuati dal ddl delega fiscale “sono condivisibili ma talvolta troppo indeterminati.
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Dato lo stato attuale di questi ultimi, il finanziamento della riforma deve avvenire prioritariamente attraverso una ricomposizione del prelievo”. (LaPresse) – “Per quanto riguarda gli effetti finanziari derivanti dall’attuazione della delega, sebbene nell’articolo 10 venga indicato che dalla riforma fiscale non debbano emergere nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, non viene esplicitamente escluso che la riforma possa essere finanziata con il ricorso all’indebitamento netto, con…
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Non ci hanno detto di no, hanno fatto una riflessione sui conti e aspettiamo risposte”, ha aggiunto (LaPresse) – Ritirerete gli emendamenti presentati da FI alla legge di bilancio? Così la capogruppo di FI al Senato Anna Maria Bernini lasciando palazzo Chigi. Se i contenuti vengono accolti ritiriamo gli emendamenti”. “Dipende, stiamo aspettando risposte.
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La possibilità di diluire i pagamenti delle cartelle è stata chiesta da tutte lee tradotta in una lunga serie di emendamenti alcollegato alla manovra in discussione al Senato.La risposta del Governo è arrivata solo nelle ultime ore ma non è stata ancora tradotta in una norma approvata dalle commissioni Finanze e Lavoro di Palazzo Madama: prevede al massimo unaal 9 dicembre che potrà dilatarsi fino al 14 dicembre con i canoni 5 giorni di tolleranza riconosciuti…
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Cosa si paga il 30 novembre 2021: la scadenza delle imposte sui redditi. Il tax day del 30 novembre non presuppone nessun cambiamento riguardante le imposte sui redditi. Le cartelle in scadenza al 30 novembre, con possibile proroga al 9 dicembre, riguardano sia le rate del 2021 che quelle del 2020. Facciamo il punto della situazione su cosa si paga il 30 novembre e per quali scadenze invece potrebbe arrivare una proroga tardiva, in attesa di notizie ufficiali.
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Se qualcuno non rispetta la scadenza di pagamento prevista per martedì 30 novembre, cosa gli accade ? Questo spiega la ragione per cui il fisco non premia la crescita di reddito, ma, semmai, la penalizza In altre parole, va a credito (o a debito) con il fisco per l’annualità che deve ancora venire. La percentuale sale al 15 per cento se il pagamento viene effettuato entro il 90° giorno dalla scadenza.
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L’acconto Irap, invece, preleverà dalle casse delle aziende 6,8 miliardi, mentre l’acconto Irpef sarà poco meno di 6,7 miliardi di euro. Infine, dall’imposta sostitutiva in capo ai lavoratori autonomi in regime forfettario il fisco riceverà 1,2 miliardi di euro circa Rispetto al 2020 il fisco incassa 47 miliardi in più Rispetto al 2020, quest’anno lo Stato incasserà 47 miliardi in più. Lunedì e martedì prossimi saranno due giorni da “incubo” per gli imprenditori italiani che saranno chiamati a…
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La percentuale sale al 15 per cento se il pagamento viene effettuato entro il 90° giorno dalla scadenza. Inoltre, in aggiunta a queste tasse, artigiani, commercianti e lavoratori autonomi dovranno pagare anche i propri contribuiti previdenziali all’Inps. Entro il 16 dicembre, infatti, le aziende dovranno versare i contributi previdenziali e assistenziali e le ritenute Irpef dei propri dipendenti e collaboratori L’, invece, preleverà dalle casse delle aziende 6,8 miliardi, mentre l’sarà poco…
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In altre parole, va a credito (o a debito) con il fisco per l’annualità che deve ancora venire. Se qualcuno non rispetta la scadenza di pagamento prevista per martedì 30 novembre, cosa gli accade ? La percentuale sale al 15 per cento se il pagamento viene effettuato entro il 90° giorno dalla scadenza. Se, invece, si verifica un forte incremento di reddito, la situazione si capovolge. Questo spiega la ragione per cui il fisco non premia la crescita di reddito, ma…
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L'acconto Irap, invece, preleverà dalle casse delle aziende 6,8 miliardi, mentre l’acconto Irpef sarà poco meno di 6,7 miliardi di euro. Infine, dall’imposta sostitutiva in capo ai lavoratori autonomi in regime forfettario il fisco riceverà 1,2 miliardi di euro circa. Lunedì e martedì prossimi saranno due giorni da "incubo" per gli imprenditori italiani che saranno chiamati a onorare la scadenza fiscale più onerosa dell’anno.
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Lunedì e martedì prossimi saranno giorni da incubo per gli imprenditori veneti che saranno chiamati a onorare la scadenza fiscale più onerosa dell’anno. Il servizio di Giovanni Vitacchio Tra il pagamento degli acconti Ires, Irap, Irpef e dell’imposta sostitutiva in capo alle aziende in regime forfettario, l’Ufficio Studi della Cgia di Mestre stima che le imprese regionali saranno chiamate a pagare all’erario almeno 3 miliardi di euro.
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