vera piaga sociale, dai costi inimmaginabili, specie in Occidente, dove la popolazione, sempre più vecchia, si trova ad affrontare il dramma della demenza senile. Appena pubblicata su The journal of Neuroscience, la ricerca, con capo fila l'equipe italiana ...
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Gli scienziati dell'Università di Milano-Bicocca, in collaborazione con l'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri e l'Università di Turku in Finlandia, hanno sperimentato con successo nei topi delle nanoparticelle in grado di ripulire il cervello dalle ...
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Placche di beta-amiloide nel cervello del modello animale di Alzheimer visualizzate tramite Positron Emission Tomography (PET). La placche (in verde nella figura) sono ridotte dopo trattamento con Amyposomes. Particelle che entrano nel cervello e ...
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Un gruppo di ricercatori italiani attraverso l'utilizzo delle nanoparticelle è riuscito a rimuovere dal cervello le placche beta-amiloidi, responsabili dell'Alzheimer. 16 ottobre 2014. NEWS SALUTE – I ricercatori dell'Università di Milano-Bicocca in collaborazione ...
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MILANO. Funzionano le nuove nanoparticelle 'spazzino' ideate e brevettate in Italia per ripulire il cervello dalle placche responsabili dell'Alzheimer. I primi risultati positivi della sperimentazione sui topi sono pubblicati su The Journal of Neuroscience dai ...
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Entrano nel cervello e rimuovono le placche formate dalla proteina beta-amiloide, che sono tra le cause all'origine della malattia di Alzheimer: sono delle nanoparticelle, chiamate Amyposomes, appositamente costruite e brevettate dai ricercatori ...
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Entrano nel cervello e rimuovono le placche formate dalla proteina beta-amiloide, che sono tra le cause all'origine della malattia di Alzheimer: sono delle nanoparticelle, chiamate Amyposomes, appositamente costruite e brevettate dai ricercatori ...
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Sembra funzionare la nuova sperimentazione contro l'Alzheimer messa a punto in Italia. Le cosiddette nanoparticelle spazzino ideate e brevettate nel nostro Paese per ripulire il cervello dalle placche responsabili del morbo stanno dando buoni risultati.
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Entrano nel cervello e rimuovono le placche formate dalla proteina beta-amiloide, che sono tra le cause all'origine della malattia di Alzheimer: sono delle nanoparticelle, chiamate Amyposomes, appositamente costruite e brevettate dai ricercatori ...
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