La Stampa 11/24/2013
Sono le sette di sera in un palazzo di San Francisco, vicino allo stadio dei Giants. In un grande open space, ragazzi seduti su comodi divani impugnano i joystick e si sfidano in un videogame, di fronte a un monumentale schermo a parete. Poco più in là, quattro ragazze provano passi sincronizzati al ritmo di musica a tutto volume. Decine di ventenn...
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