Massimiliano Mulas e la violenza a Mestre: quella scia di reati sessuali in tutta Italia lunga 25 anni

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Massimiliano Mulas, 45 anni, nato a Bruchsal, Baden-Württemberg, Stato della Germania meridionale, prima parte della vita vissuta a nord della Sardegna, Tempio Pausania, cuore del Sassarese. È l'arrestato a Venezia, con l'accusa di violenza sessuale nei confronti di una ragazzina di 11 anni, fatto commesso verso le 18 di giovedì 10 aprile, nell'androne di un condominio di viale San Marco, a Mestre (Corriere del Veneto)
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/04/2025 MESTRE – Ed ora torniamo a parlare della ragazzina di 11 anni violentata giovedi scorso, a Mestre. || I carabinieri stanno ricostruendo passo dopo passo i movimenti di Massimiliano Mulas, prima e dopo la violenza alla ragazzina di 11 anni, avvenuta giovedì scorso, a Mestre, dopo le 18 quando la vittima è uscita dalla palestra e l’ha seguita nel tragitto verso casa, durato circa 40 minuti. (ANTENNA TRE)
Quando è stato arrestato con l’accusa di aver pedinato e stuprato un’undicenne giovedì scorso a Mestre, la domanda, quindi, non ha potuto che essere una: «Come è stato possibile, visti i precedenti?», si è chiesto il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia. (la Repubblica)
Lo stupratore di Mestre, Massimiliano Mulas, non è mai stato definito socialmente pericoloso dai giudici: né da quelli che lo hanno condannato né da quelli che hanno firmato la sua scarcerazione. Ballai ora punta all’infermità mentale del suo assistito. (la Repubblica)

Come è stato possibile, per Massimiliano Mulas, di fronte ai vari precedenti per reati sessuali, tornare ogni volta ad accanirsi su nuove prede dopo aver scontato la pena: senza controllo, senza limiti, di fatto indisturbato? A Paolo Luca, ex capo della procura della Repubblica di Belluno, che da pubblico ministero di Padova, con il collega Paolo Fietta, nel 2001 firmò la cattura del serial killer delle carte da gioco, Michele Profeta, cerchiamo di capire quali strumenti abbia la giustizia per proteggere la collettività da persone che, anche dopo il carcere, continuano ad essere una minaccia. (Corriere del Veneto)
Per questo pur avendolo difeso in più occasioni non aveva mai richiesto una perizia psichiatrica che stabilisse la sua sanità mentale. «Non l'avevo finora mai utilizzata, ma viste le circostanze richiederò una perizia psichiatrica». (Il Gazzettino)
Un paio di giorni prima della brutale violenza alla undicenne di Mestre, l’unico indagato, il 45enne sardo Massimiliano Mulas, era stato fermato dalla Polfer di Torino con un coltello. In quell’occasione l’uomo, su cui pende la più infamante delle accuse, era stato denunciato alla procura piemontese per porto abusivo di arma da taglio. (Il Gazzettino)