AstraZeneca, Franco Locatelli: "Uso preferenziale per gli over 60, niente stop per la seconda dose"

Liberoquotidiano.it SALUTE

07 aprile 2021 a. a. a. L'Italia, dopo il responso dell'Ema, è chiamata a chiarire come si muoverà con il vaccino AstraZeneca.

Primo a parlare è il coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Franco Locatelli: "L'Ema ha valutato nuovi dati resi disponibili per quanto riguarda lo sviluppo di fenomeni trombotici.

In totale sono stati 62 gli eventi di trombosi celebrale e 24 di altro genere su 25 milioni di vaccinati tra Unione europea e Regno Unito

Però solo un numero ridotto di persone ha avuto la seconda dose". (Liberoquotidiano.it)

Ne parlano anche altri media

L’Aifa ha confermato che i richiami devono essere fatti a tre mesi dalla prima dose: verrà comunque somministrato il vaccino dell’azienda anglo-svedese a tutti? Rimane probabile dunque che chi ha già fatto la prima dose riceverà anche la seconda, indipendentemente dall’età. (Tecnica della Scuola)

Sì alla seconda somministrazione. La seconda somministrazione del vaccino AstraZeneca in chi ha ricevuto la prima dose è stata elemento di valutazione molto attento «La maggior parte degli eventi trombotici» registrati dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca «si sono osservati in soggetti di sesso femminile, ma soprattutto sotto i 60 anni di età. (Gazzetta del Sud)

L’Ema ha stabilito che esiste una probabile casualità tra eventi estremi di trombosi e l’assunzione del vaccino di AstraZeneca. Nel Regno Unito, al 31 marzo, si sono verificati 79 casi rari di coaguli nel sangue, con 19 morti, dopo la somministrazione del vaccino AZD1222 (InsideOver)

esteri. Per l'Agenzia europea del farmaco è plausibile un legame tra il vaccino e i rarissimi eventi di trombosi venosa cerebrale e addominale. I benefici del vaccino sono superiori ai rischi e se ne consiglia l'utilizzo. (TG La7)

Alla riunione dell’Ema, è seguita la videoconferenza straordinaria dei ministri della Salute Ue volta, senza successo, ad adottare una linea comune. Dall’altra parte della Manica, anche la Mhra, l’autorità britannica del farmaco, ha raccomandato di offrire un vaccino diverso alle persone con meno di 30 anni (QuiFinanza)