Zuckerberg chiude il programma di fact-checking di Meta (e strizza l'occhio a Trump e Musk): «Torniamo alle radici sulla libertà di espressione»
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Mark Zuckerberg ha annunciato sui propri social i cambiamenti che presto avverranno sulle proprie piattaforme. Un 2025 subito impegnativo per il fondatore di Facebook, che poche ore fa aveva annunciato il nuovo cda, tra cui figura anche John Elkann. Lo scopo delle novità di Meta, secondo Zuckerberg? «Dare voce alle persone sulle nostre piattaforme». Come? «È tempo di tornare alle nostre radici sulla libertà di espressione», spiega l'imprenditore dal proprio profilo personale. (Corriere della Sera)
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Mark Zuckerberg, martedì scorso in un video, ha detto delle cose terribili. L'uomo che ha inventato e gestisce Facebook e Instagram, che coinvolgono quasi 4 miliardi di persone in giro per il mondo, ha dichiarato che la sua edicola globale, la sua bacheca, non farà più censure. (il Giornale)
Così, Mark Zuckerberg, CEO, fondatore e proprietario dell’azienda Meta, ha spiegato lo stop al programma di fact-checking su Facebook, Instagram e Threads, e la sua sostituzione con le “Community Notes“, simili a quelle già lanciate da X, il social media di cui è proprietario Elon Musk. (Il Fatto Quotidiano)
L'Unione europea ha respinto l'accusa di censura da parte di Mark Zuckerberg. Il Ceo diieri aveva accusato l'Europa di avere "un sempre crescente numero di leggi che istituzionalizzano la censura e rendono più difficile realizzare qualsiasi innovazione lì". (LA STAMPA Finanza)
"È tempo di tornare alle nostre radici. Mark Zuckerberg ha annunciato una serie di importanti modifiche alle politiche di moderazione dei contenuti da parte di Meta, citando la volontà di tornare ad abbracciare "la libertà di parola". (Today.it)
Il gruppo Meta (Facebook, Instagram e Whatsapp) ha esentato alcuni dei suoi principali inserzionisti dal consueto processo di controllo dei contenuti. Lo rivelano documenti interni del 2023 di cui il Financial Times ha preso visione secondo i quali la società proprietaria di Facebook e Instagram ha introdotto una serie di “tutele” per “chi spende molto”. (Il Fatto Quotidiano)
Già nei mesi scorsi, il fondatore Mark Zuckerberg aveva fatto “mea culpa” per le censure effettuate da Facebook su pressione del presidente Usa uscente Joe Biden. Il breve video diffuso nei giorni scorsi da Zuckerberg, tuttavia, è di ben maggiore rilevanza, in quanto illustra quella che, da ora in poi, sarà la social policy di Meta: un nuovo corso, all’insegna della libertà di espressione, sulla scia – tra l’altro – del modus operandi del suo maggiore competitor, ovvero Elon Musk con X. (provitaefamiglia.it)