Ue, il sabotaggio della sicurezza energetica
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Atto Primo: distruzione del “Nord Stream”, arteria che portava l’economico gas russo direttamente in Germania bypassando l’Ucraina, rendendo quest’ultima determinante per le scorte energetiche europee. Atto Secondo: mancato rinnovo dal primo gennaio da parte di Kiev degli accordi con Gazprom, chiudendo di fatto tutti i rubinetti che portavano ancora gas russo in Europa. Risultato Finale: viene meno la diversificazione nell’approvvigionamento energetico del Vecchio Continente, che si vede costretto a importare sempre più il costoso gas liquefatto americano, rendendo contento Trump, ma un po’ meno contenti le famiglie e le imprese europee, e tra queste ovviamente anche quelle italiane, che si vedranno il costo delle bollette impennare nuovamente. (Nicola Porro)
Se ne è parlato anche su altri media
Sul livello delle scorte, al 72% nell'Ue, e sui prezzi del metano, ben lontani dai picchi allarmanti di 350 euro al megawattora dell'agosto 2022, a Bruxelles si ostenta fiducia. (ilgazzettino.it)
Un piano di azione comune tra i due Paesi sarà analizzato nell'incontro tra l'esponente di Forza Italia e il vicecancelliere Robert Habeck il 21 gennaio a Roma, per inaugurare il South Corridor, nuova infrastruttura da 3.500 chilometri che porterà idrogeno africano in Italia, poi in Austria e Germania tramite la Dorsale adriatica. (Italia Oggi)
Lo ha dichiarato la portavoce dell'esecutivo Ue per l'energia, Anna-Kaisa Itkonen, durante il briefing quotidiano con la stampa, interpellata sulla richiesta, avanzata dall'Italia nei giorni scorsi, di rinnovare per un altro anno il tetto al prezzo del gas oltre la naturale scadenza di fine gennaio, per fronteggiare eventuali rialzi di prezzo. (L'Eco di Bergamo)
"La prima rassicurazione che posso dare è quella nazionale che fa il paio anche con quella europea fatta proprio oggi dalla Commissione, che i quantitativi di gas sono in grado di coprire quella che è la domanda, che è il fabbisogno e noi abbiamo ancora stoccaggi molto alti, quasi del 78%". (LA STAMPA Finanza)
Lo scontro tra il presidente ucraino e Gazprom in merito al transito del gas russo ha prodotto il blocco dei flussi attraverso quel Paese. Sono così immediatamente partite le scommesse al rialzo. E il prezzo di un megawattora ha superato i 50 euro. (Valori.it)
Le vaste scorte di gas naturale in Europa si stanno esaurendo al ritmo più veloce dal 2018, poiché il freddo aumenta le esigenze di riscaldamento. (Energia Oltre)