Meloni, effetto Trump: si astiene sull'Ucraina. E frena sui «volenterosi»

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Compatti e coesi, ma non sempre in linea con quanto ieri il Parlamento ha votato sul Rearm Ue e sulla difesa dell’Ucraina. In un voto frastagliatissimo per le componenti italiane a Strasburgo, Fratelli d’Italia non si divide, schierandosi per il sì al piano della presidente von der Leyen, come previsto, in sintonia con FI e su opposte barricate rispetto alla Lega, che vota no. Ma per la prima volta FdI si è astenuta sulla mozione per il «sostegno incrollabile e incondizionato» all’Ucraina, con accenti anti-Usa (FI vota sì). (Corriere Roma)
Su altre fonti
Quando e se ufficializzerà la decisione di sfilarsi dal vertice convocato da remoto dal premier britannico Keir Starmer per questo sabato. Se Giorgia Meloni, con i suoi distinguo e suoi insistenti posizionamenti pro-Trump, rischierà di incrinare l’unità europea lo si capirà nelle prossime ore. (La Stampa)
Aspettare, ponderare. Giorgia Meloni non avrebbe ancora deciso se partecipare o meno alla video-call dei 'volenterosi', convocata per sabato dal Regno Unito. (Adnkronos)
Se Giorgia Meloni ha dato ordine ai suoi eurodeputati di non votare a favore della risoluzione per il sostegno all’Ucraina, ma di astenersi — mossa del tutto inedita per FdI — è perché il testo concertato da popolari e socialisti, per la premier, sarebbe stato zeppo «di insulti contro gli Usa e Donald Trump». (la Repubblica)

A loro dà un ordine: FdI vota “sì” al riarmo europeo nonostante venga bocciato l’emendamento per … Di prima mattina, Giorgia Meloni alza il telefono. (Il Fatto Quotidiano)
Mentre il partito di Giorgia Meloni a Strasburgo per la prima volta si è astenuto su una risoluzione sull’Ucraina considerata troppo anti-Usa, a Parigi, dopo il summit promosso martedì dal presidente Emmanuel Macron con i capi di Stato maggiore di oltre trenta Paesi europei e della Nato riuniti all’Ecole Militaire, il ministro francese delle Forze armate, Sébastien Lecornu, ha ricevuto ieri pomeriggio gli omologhi di quattro grandi Stati europei – Germania, Italia, Polonia e Regno Unito – per coordinare insieme alla Francia “la propria azione e il sostegno a Kiev’’. (LA NOTIZIA)
Assumersi responsabilità per la difesa dell’Europa è esattamente quanto egli chiede agli europei. Primo serio errore di politica estera di Giorgia Meloni? La non partecipazione alla video riunione di sabato convocata da Keir Starmer isolerebbe l’Italia dall’Europa, e dagli altri alleati Nato, senza guadagnarle alcun credito con Donald Trump. (La Stampa)