Ora il «partito di Bibbiano» pretende le scuse. Di Maio rischia di non candidarsi neppure nel Pd

Secolo d'Italia INTERNO

«Da Di Maio la nostra comunità si aspetterebbe ancora delle scuse», fa sapere, ad esempio, Stefano Marazzi.

Di Maio al bivio tra poltrona e faccia. Che, manco a dirlo, è proprio il Pd della gentile offerta dello strapuntino di cui prima.

Invece ci hanno pensato proprio i nuovi compagni del Pd.

Ma aveva dimenticato il Pd di Bibbiano, che ora si fa avanti: «No scuse, no candidatura», sembra avvertire Marazzi

In un video prodotto all’indomani dell’avvio dell’inchiesta, Di Maio assunse il famoso impegno, rimasto anch’esso disattesa come tanti altri: «Mai col partito di Bibbiano». (Secolo d'Italia)

La notizia riportata su altri giornali

Il fatto, come ci raccontato da Modena stessa, è che da quelle parti preferirebbero non prestare il fianco ai «paracadutati», come si usa dire. Lo stesso comune inserito nel leitmotiv con cui proprio Di Maio ha attaccato il Pd per lungo tempo (ilGiornale.it)

Intanto, il ministro degli Esteri è atteso venerdì sera a una festa regionale del Pd a Casalgrande, a mento di 30 chilometri da Bibbiano «Se Di Maio ha avuto un ravvedimento politico, tanto meglio», commenta ancora Marazzi: «Evidentemente si è ricreduto su quanto detto del Pd in passato, ma le giustificazioni le deve portare lui». (Open)

Diktat di Calenda al Pd: il nome dell'uomo che vuole fuori dal Parlamento. SCANDALO DEI BIMBI. Ma la curiosità vera è proprio il collegio maggioritario dove correrà Di Maio. Nel suo primo comizio sarà pronto a dire "ringrazio il partito di Bibbiano per avermi offerto questa opportunità" (Liberoquotidiano.it)

Dopo la caduta del governo Draghi, è nato un fronte draghiano che pensa che quelle politiche si debbano portare avanti. Se questo fronte è disunito vincono gli altri", quelli che hanno aperto la crisi (il Resto del Carlino)

Il segretario dem Stefano Marazzi: "Sono contento se ha cambiato idea ma viviamo tempi in cui tutto viene filmato, nessuno di noi ha intenzione di riaprire l'argomento, ma è lui ha qualcosa da motivare in tutta questa operazione" (La Repubblica)

A ricordarle sono proprio gli esponenti Pd oggi in procinto a dover digerire un possibile accordo non facile da accettare. " La possibile intesa tra Luigi Di Maio e il Pd sta già creando disagi e frizioni prima ancora di consumarsi. (ilGiornale.it)