Minacciò la mamma di Gelsomina Verde, la Dda apre un’inchiesta

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PUBBLICITÀ Omicidio di Gelsomina Verde: nella giornata di mercoledì il gup di Napoli Valentina Giovanniello, accogliendo la richiesta dei pm Maurizio de Marco e Stefania Di Dona, ha condannato a trent’anni di reclusione in primo grado, al termine del processo celebratosi con rito abbreviato, Luigi De Lucia e Pasquale Rinaldi, alias o “Vichingo”. I due erano accusati di aver scortato e seguito – con l’arma utilizzata per il delitto – l’auto su cui viaggiava la ragazza a bordo della quale si trovava anche una terza persona facente parte del commando che rapì Mina portandola nel luogo dove poi fu uccisa. (Internapoli.it)
Ne parlano anche altre fonti
La denuncia della donna: «Mi ha detto che devo fare la fine di mia figlia» (Stylo24)
“Un senso di libertà”. Francesco Verde, fratello di Gelsomina, spiega cosa ha provato dopo la sentenza di condanna di altri due uomini del commando che assassinò sua sorella il 21 novembre 2004. (RaiNews)
Quindi al massimo della pena possibile - due degli aguzzini di Gelsomina Verde, vita spezzata a 21 anni nel 2004: torturata, uccisa e bruciata dalla camorra di Scampia. La madre, durante il processo, è stata minacciata di morte dai familiari dei condannati. (Sky TG24)

Luigi De Lucia e Pasquale Rinaldi, arrestati il 27 luglio 2023 e ritenuti componenti del commando che assassinò la 21enne, sono stati condannati a 30 anni ciascuno. Ma il 21 novembre 2004, la furia della camorra spazzò via per sempre Gelsomina Verde (Leggo.it)
Napoli – Torturata e uccisa a soli ventuno anni, quindi data alle fiamme all’interno della sua auto per cancellare le tracce dello scempio. Il gup di Napoli Valentina Giovanniello ha condannato a 30 anni di reclusione Luigi De Lucia e Pasquale Rinaldi, detto “’o Vichingo”, per l’omicidio di Gelsomina Verde, la giovane assassinata brutalmente il 21 novembre 2004 durante la prima sanguinosa faida di camorra tra il clan Di Lauro e gli scissionisti di Amato-Pagano. (POP - Il Giornale Popolare)
Ha pianto e ha imprecato contro i due imputati che sbucano dai monitor della videoconferenza. Ieri la condanna degli ultimi due presunti componenti del commando di morte, 30 anni di reclusione per Luigi De Lucia e Pasquale Rinaldi, in aula la tensione è a fette. (Il Mattino)