Luca Attanasio, chi è l'ambasciatore italiano ucciso in Congo

Adnkronos INTERNO

Dopo il rientro alla Farnesina come capo Segreteria della Direzione Generale Mondializzazione e Questioni globali nel 2013, nel 2014 di nuovo in Africa come Primo segretario ad Abuja per un'assegnazione breve.

Dopo la laurea alla Bocconi di Milano in economia aziendale, nel 2001, aveva vinto il concorso in diplomazia e nel 2003 era stato nominato Segretario di legazione in prova nella carriera diplomatica. (Adnkronos)

Ne parlano anche altre fonti

“Ci siamo già attivati per riportare i loro corpi in Italia il prima possibile”, aggiunge il Titolare della Farnesina (LaPresse)

E’ rimasto ucciso in un attacco avvenuto questa mattina contro il convoglio delle Nazioni Unite nella parte orientale della Repubblica democratica del Congo. Vittorio Iacovacci, 30 enne carabiniere ucciso in Congo in un attentato, era in servizio al 13° Reggimento carabinieri Friuli Venezia Giulia, di stanza a Gorizia. (UdineToday)

(LaPresse) – “Dolore e tristezza” sono gli stati d’animo espressi dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a nome di tutta la Giunta, dopo aver appreso la notizia della morte dell’ambasciatore Luca Attanasio, nativo di Saronno, in provincia di Varese, e del carabiniere Vittorio Iacovacci. (LaPresse)

Il video amatoriale sarebbe stato girato nei momenti successivi all'agguato. Su Twitter girano immagini che illustrerebbero i momenti successivi all’attacco alle due auto su cui viaggiavano l’ambasciatore italiano in Congo Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci, morti con l’autista lunedì 22 febbraio. (LaPresse)

Nel 2013 rientra alla Farnesina dove riceve l’incarico di capo segreteria della direzione generale per la mondializzazione e gli affari globali. L’ambasciatore italiano nella Repubblica democratica del Congo Luca Attanasio, rimasto ucciso in un attacco contro un convoglio delle Nazioni Unite nell’est del Paese, era nato a Saronno (Varese) il 23 maggio 1977. (Il Fatto Quotidiano)

Chi lo conosceva bene ne parla come di una persona carica di entusiasmo e completamente dedita al lavoro. La presenza degli italiani e delle Ong in Congo è “vasta e variegata”, spiega Garofalo: “Ci sono tanti missionari, italiani e non, è un paese enorme con tante difficoltà. (LaPresse)